Re: matrimonio gay, la Francia approva

Inviato da  Rickard il 6/2/2013 18:04:28
Red_knight

Citazione:
Hai ragione, ed effettivamente ho sbagliato finora a parlare di propaganda anti-gay in quei termini, confondendo gli effetti con gli intenti politici. Aiutami a però capire: da dove proviene di preciso?

La propaganda anti-omosessuali nasce quando al potere costituito non serviva l’archetipo del “gay”, perché andava contro il modello interpretativo della realtà allora imperante, modello che voleva un uomo che fosse duro e virile e una donna fattrice e sottomessa.

L’omosessuale aveva una potenziale carica eversiva, per questo inizialmente lo si è demonizzato, descrivendolo come un lurido pervertito, un’aberrazione. Per molti anni l’omosessualità è stata ufficialmente considerata un disturbo psichiatrico, poi, quando le esigenze del potere cambiarono, cambiò anche parte di quel modello interpretativo.

Il cambio di rotta credo si possa identificare con la fine degli anni ’60. In quegli anni, per tutta una serie di motivi sui quali sorvolo, vi fu una notevole diffusione di cultura libera e non inquinata dal sistema, con ipotetici nuovi modelli interpretativi della realtà del tutto contrapposti a quello imperante. Per salvare se stesso, il potere costituito fece quello che fa sempre in questi casi, assimilò ciò che lo minacciava, facendolo infine coincidere con quel sistema che inizialmente veniva combattuto, scevrando la minaccia di qualsiasi carica “eversiva”.

L’omosessualità fu rimossa dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders nel 1973, Harvey Milk fu il primo politico apertamente gay ad essere eletto (nel '77, mi pare), ulteriormente magnificato dal mainstream con un film nel 2009, continuando con serie TV come Will & Grace ecc. ecc.

E così l’omosessualità smise di essere una orribile aberrazione e divenne del tutto incorporata alla società. Al massimo schernita ironicamente per gli aspetti più stereotipati e macchiettistici, ma nel complesso del tutto sdoganata.

Citazione:
Posso essere d'accordo, ma di fatto se tu fossi omosessuale e francese ora staresti meglio o peggio, rispetto a prima? Il tuo discorso potrebbe portare dritto dritto al superamento del concetto di matrimonio tout-court, che è una cosa cui applaudirei molto volentieri, e per certi versi anche al superamento di legge e di diritto familiare, ma intanto, dovendo effettuare una valutazione pratica, io la vedo una cosa positiva (tenendo conto che il matrimonio in Francia comporta tutta una serie di vantaggi per i lavoratori che qui in Italia non esistono). Terra-terra, se faccio un paio di conti, i miei amici starebbero sicuramente meglio con una legge del genere. Non un cambiamento esistenziale, ma sicuramente in meglio.

Sul piano “materiale” potrei anche essere contento dei (pochi) vantaggi che il matrimonio offre, ma “esistenzialmente” saprei che tutto l’odio e la contrarietà della gente non sarebbero che aumentate da questa “concessione” dello stato. E comunque, io credo che il desiderio di sposarsi di molti omosessuali non risieda principalmente nell’ottenere quei 2-3 vantaggi fiscali, quanto nell’idea (instillata dalla propaganda) di aver bisogno di un riconoscimento ufficiale da parte della collettività, un attestato di esistenza che li metta sullo stesso piano delle coppie “normali”, ma come per la questione dei gay nell’esercito, si tratta di una finta rivalsa sociale. Vieni fregato e dici pure grazie.

Citazione:
Anzi, te lo chiedo direttamente: sei favorevole o contrario? Perché?

Personalmente a “me” (in qualità di tizio qualunque) non me ne frega un beneamato cazzo. Al massimo posso scuotere la testa pensando che tutta questa “voglia di matrimonio” sia il risultato di un capolavoro di propaganda, ma questo non sposta la mia opinione né in un senso né nell’altro.

Se dovessi “immedesimarmi” nello stato, dovrei necessariamente essere contrario in quanto una società deve incentivare la propria perpetuazione, quindi dovrebbe essere incentivata (tramite i vantaggi del matrimonio) la coppia eterosessuale prolifica. In questo senso intendo il “matrimonio” esclusivamente come una serie di vantaggi con cui premiare una coppia prolifica.

Questo per un mero e freddo calcolo matematico, che perlomeno dovrebbe essere il metodo utilizzato, anziché quello della vanvera ideologica.

Pyter
Citazione:
Non è curioso che un movimento che teoricamente dovrebbe essere in rotta col sistema punti invece alla omologazione, in questo appoggiato poi in maniera chiara dalle istituzioni mainstream?
E che si faccia tutto a colpi di maggioranze parlamentari?
Sarà un caso che in campagna elettorale queste cose non vengono mai discusse apertamente?
Hanno paura che il popolo decida in una certa maniera?
Sempre a proposito che il popolo è intelligente o arretrato a seconda del programma che si vuole portare avanti.

Straquoto. In fondo è una sintesi di quanto ho detto anch’io.

I castigatori del sistema sono diventati i rampolli del sistema.

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