Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
Inviato da perspicace il 11/7/2014 9:16:05
Tensioni Berlino-Washington, a rischio il negoziato TTIP
NEW YORK - Possibile che Barack Obama non sapesse della spia tedesca ingaggiata dai servizi americani? Fonti vicine alla cancelleria sollevano perplessità su questa ipotesi che circolava ieri con insistenza a Washington. Anche perché se il presidente americano aveva chiarito che non ci sarebbero più state attività di spionaggio diretto nei confronti del cancelliere Angela Merkel, in tempi recenti era stato ambiguo sulla possibilità di interrompere ogni attività di intelligence in Germania. Soprattutto, non aveva accolto la richiesta di Berlino di firmare un patto reciproco di non spionaggio simile a quelli che l'America ha siglato con Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada. [...]
Anche perché la stessa Merkel ha usato nuovamente toni risoluti: lo spionaggio di alleati è "uno spreco massimo di energie".
Mentre Merkel dice che "abbiamo così tanti problemi" e che "dovremmo concentrarci sulle cose essenziali", il suo portavoce Steffen Seibert ha parlato sempre ieri di "profonde differenze di opinioni" tra le due nazioni in merito all'equilibrio tra sicurezza e intrusione nelle libertà civili. Per il cancelliere i problemi che emergono nell'ambito di attività antiterrorismo "hanno assoluta priorità sulla questione dello spionaggio di alleati". [...]
Intanto la Germania ne approfitta per rilanciare su una garanzia di non spionaggio reciproco. Siebert ha infatti aggiunto: "è essenziale e nell'interesse della sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre forze all'estero collaborare da vicino e con i nostri partner occidentali, soprattutto gli Stati Uniti", ma è "necessario" un rapporto di "fiducia reciproca". È quella fiducia che secondo Merkel deve essere assoluta e dunque regolata da accordi simili a quelli che ci sono con algti paesi anglosassoni "può significare più sicurezza" [...]
NEW YORK - Possibile che Barack Obama non sapesse della spia tedesca ingaggiata dai servizi americani? Fonti vicine alla cancelleria sollevano perplessità su questa ipotesi che circolava ieri con insistenza a Washington. Anche perché se il presidente americano aveva chiarito che non ci sarebbero più state attività di spionaggio diretto nei confronti del cancelliere Angela Merkel, in tempi recenti era stato ambiguo sulla possibilità di interrompere ogni attività di intelligence in Germania. Soprattutto, non aveva accolto la richiesta di Berlino di firmare un patto reciproco di non spionaggio simile a quelli che l'America ha siglato con Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada. [...]
Anche perché la stessa Merkel ha usato nuovamente toni risoluti: lo spionaggio di alleati è "uno spreco massimo di energie".
Mentre Merkel dice che "abbiamo così tanti problemi" e che "dovremmo concentrarci sulle cose essenziali", il suo portavoce Steffen Seibert ha parlato sempre ieri di "profonde differenze di opinioni" tra le due nazioni in merito all'equilibrio tra sicurezza e intrusione nelle libertà civili. Per il cancelliere i problemi che emergono nell'ambito di attività antiterrorismo "hanno assoluta priorità sulla questione dello spionaggio di alleati". [...]
Intanto la Germania ne approfitta per rilanciare su una garanzia di non spionaggio reciproco. Siebert ha infatti aggiunto: "è essenziale e nell'interesse della sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre forze all'estero collaborare da vicino e con i nostri partner occidentali, soprattutto gli Stati Uniti", ma è "necessario" un rapporto di "fiducia reciproca". È quella fiducia che secondo Merkel deve essere assoluta e dunque regolata da accordi simili a quelli che ci sono con algti paesi anglosassoni "può significare più sicurezza" [...]
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