Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina

Inviato da  Ste_79 il 27/7/2014 18:07:44
Citazione:

perspicace ha scritto:
Devo ricredermi su Stamina. Resta valido però la mia in-fiducia per la FDA.



E sbagli a farlo.
DI seguito un recente post di Davide Vannoni:

La rivolta dei capponi

Oggi il vecchio comitato scientifico, quello sbugiardato dal Tar del Lazio che, nella sua sentenza, non si è limitato al riscontro del solo pregiudizio dei suoi componenti, ma è entrato nel merito del lavoro svolto, ravvisandone la poca consistenza e la superifcialità con cui ha operato, si è fatto di nuovo sentire. Mi definisce un 'azzeccagarbugli' che nella manzoniana memoria è l'avvocato a cui si rivolge il povero Renzo per farsi aiutare contro il malvagio rappresentante del potere Don Rodrigo.
Contemporaneamente la cattaneo, la donna che è riuscita a far odiare la scienza agli italiani, confondendo, spero volutamente, ricerca scientifica, con sperimentazione farmaceutica e con cure compassionevoli e che vorrebbe togliere la patria potestà ai genitori dei bambini malati in cura con Stamina, rumoreggia su La Stampa.
Il La glielo abbiamo dato noi, dicendo che, adesso che la dott.ssa Molino è commissario degli spedali civili e deve nominare una equipe anche per la valutazione biologica del preprato cellulare, visto che questi pseudo scienziati continuano a chimare brodaglia il preprato stamina, senza averlo mai visto, e dato che si sono scagliati, come i Bravi di Don Rodrigo, per impedire che Camillo Ricordi potesse fare una ricerca seria sui nostri preprati, siamo disponibili ad aprirgli le porte del laboratorio di Brescia perchè vengano a rifare gli esperimenti già condotti da Stamina in cui abbiamo dimostrato che le mesenchimali si trasformano in neuroni. Certo è utile ricordare che la scienza è sempre in divenire e oltre ad essere lecito il ripetere e il valutare gli esperimenti già fatti da altri è anche possibile inserire nuovi test o nuovi approfondimenti per dimostrare le proprie tesi o falsificare quelle altrui. Una occasione unica, proposta da Stamina, per cercare la verità e dimostrare le proprie ragioni, puntualmente rispedita al mittente, con un panegirico inutile e in malafede, come al solito, da parte della signora che vuole togliere i figli ai genitori per farne non si sa bene cosa.
Ha mai visto questa signora un bambino malato, sa che cosa è un sondino nasogastrico o una peg e come si gestisce? Nei suoi laboratori sugli animali da esperimento il problema si risolve in fretta, dopo le inutili manipolazioni si utilizza il gas o la ghigliottina e al resto ci pensa la raccolta rifiuti. D'altronde i suoi amici della banda coscioni questa soluzione la propongono a gran voce, ma la chiamano libertà di scelta che fa meno effetto di 'eutanasia per i minori'.
Ed è così che chiaramente per questa allegra compagnia i capponi sono proprio loro, le persone malate, gli agnelli sacrificali di questa battaglia.
Il garante della privacy, dopo l'assoluzione dell'agcom che aveva salvaguardato l'operato delle Iene non dando soddisfazione alla commissione di indagine del Senato, ha invece messo una pezza attaccando le Iene per l'utilizzo delle immagini (date da genitori consenzienti) dei bambini malati, ma gli è sfuggito che proprio le immagini del piccolo Gioele sono state usate due anni fa (e questa volta senza il consenso dei genitori) nella melensa maratona rai/telethon dove per raccattare qualche decina di milioni di Euro dalle tasche degli italiani si mostrano per 24 ore immagini di persone malate e storie di famiglie sofferenti, per poi dedicare una parte del malloppo proprio a questi ricercatori che non hanno, dopo una vita dedicata alla ricerca (di fondi), ancora scoperto nulla di utile e concreto per far fronte alle malattie rare.
Se il mondo Stamina fa una battaglia per la libertà di scelta (seppur controllata dai dettami di due leggi dello stato), invece questa libertà viene ostentata a gran voce un po per tutti: libertà dei medici, ad esempio, di trattare o meno con una terapia (tutt'altro che segreta) i pazienti arruolati e approvati dal comitato etico del loro ospedale in regime compassionevole. Quando glielo hanno impedito nessuno si è scandalizzato, quando gli stessi mettono in piedi una molto tardiva e illegale obiezione di coscienza, invece, corrono tutti a difenderli. Insomma sei libero di fare solo quello che vogliono loro. Bella libertà quella promossa e sponsorizzata da alcuni ordini professionali e da qualche sindacato di minoranza (in questo paese si chiama Istigazione a delinquere).
Che siano loro, i medici di Brescia, i capponi da sacrificare?
Torniamo in ultimo al secondo comitato scientifico, il Tar del Lazio è stato molto chiaro, il compito che hanno è di disegnare la sperimentazione, ovvero di avviarla e di raccogliere i risultati ottenuti, costruendo loro il protocollo clinico e confrontandosi con Stamina. Non hanno compiti di valutazione scientifica del metodo Stamina nè il potere di interrompere la sperimentazione e il Tar si è assunto il compito di sorveglire che facciano ciò per cui la legge li ha fatti istituire. Sarà mica questa la ragione di tanta poca solerzia? Insomma 9 mesi per fare una traduzione in inglese di 70 pagine, manco l'avessero data da tradurre alla De Biasi. Oppure stanno solo cercando di trovare il modo di rifare la stessa manfrina scellerata e farla franca? (sul primo comitato scentifico pende infatti una indagine penale per falso ideologico e un'altra serie di reati connessi).
Saranno mica loro i capponi da sacrificare per togliere dall'imbarazzo il ministro e l'Aifa?
Al grido 'Guariniello pensaci tu che noi non sappiamo più che cosa inventarci' si consuma la vicenda Stamina e l'agonia dei malati i cui morti in lista di attesa agli spedali civili di Brescia ieri ha raggiunto quota 20.
Oggi ci sarà l'ennesimo umiliante commisariamento degli spedali civili, per la terza volta un commissario dovrà prendere il posto degli amministratori per far applicare la legge e salvaguardare i diritti e la salute delle persone malate. Non è una vittoria di cui andare fieri. Due bambini entreranno in cura (forse) soprattutto quando, come sempre, gli amministratori di quell'ospedale faranno di tutto per presentarsi come vittime sacrificali e chiederanno di essere protetti dallo stato nella loro opera sistematica di violazione della legge (per cui lo stato stesso li ha messi in lizza per essere onorati con un premio di produzione di 30.000 denari... scusate l'inflazione). Che siano loro i capponi di Renzo? Forse si, il cappone è servito. Non ci resta che sperare nell'arrivo di una peste selettiva anticappone con buona pace del caro Alessandro Manzoni e di tutti coloro che, come lui, stanno perdendo fiducia nel diritto e possono solo più rifarsi alla giustizia divina.

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