Re: Il M5S incontra Julian Assange

Inviato da  Red_Knight il 3/12/2013 5:00:20
@DrHouse

Per una volta non concordo con te (meglio così, sennò mi preoccupo ). Wikileaks è insignificante solo se si parte dal presupposto che un eventuale leak debba per forza contenere la verità sull'omicido Kennedy come minimo. In realtà non è certo colpa di Assange se via cablogramma sono passati solo due documenti classificati come segreti (non ricordo quali, ma evidentemente non così importanti). I documenti riservati o confidenziali, nella loro banalità, per così dire, rimangono però incontrovertibilmente una fonte documentale eccezionale per farsi un'idea del genere di mentalità, delle intenzioni, e del grado di comprensione delle varie situazioni descritte di una fetta molto importante di uomini legati a vari livelli al governo statunitense (e dunque per forza di cose almeno in parte anche di coloro, più in alto, che quei rapporti li leggono).
Grazie a Wikileaks sappiamo, ad esempio, che Giovanardi era preoccupato dall'emergere della verità su Ustica e impegnato in senso contrario con gli americani (e non a quanto pare con altri governi), confermando che gli Stati Uniti mantengono tuttora un certo interesse in prima persona a tenere la verità insabbiata. Sappiamo che gli osservatori locali erano preoccupati (lievissimamente, ma in maniera comunque misurabile) da vittorie anche locali del PD rispetto al PDL per il mantenimento delle basi militari sul territorio italiano. Sappiamo quanto Berlusconi era considerato utille (ed è un indizio importante, che da solo, tanto per dire, confuta i deliri dei geostrateghi de' noantri proprio qui su LC sui dettagli della presunta detronizzazione di povero Silvio). Non è male da leggere, nero su bianco, che la considerazione nei confronti del nostro paese da parte degli USA è sia bassa che sommaria e che nel complesso tradisce interessi molto più modesti di quanto comunemente si pensasse. E questo solo interessandoci di quello che ci riguardava direttamente. La portata di Wikileaks è a tutt'oggi ancora da esplorare completamente, anche se non rivela complottoni (che non per forza poi devono nemmeno esistere, fra l'altro). Una delle cose più interessanti, per il mio gusto personale almeno, è proprio l'imbarazzante banalità di alcuni documenti (e talvolta anche di chi li ha redatti).

@Ghilgamesh

Citazione:
Tipo lady gaga e lapo elkann?


Bah. A parte che, ovviamente, ho nomi un po' diversi in mente, sarebbero già infinitamente meglio di altre figure leggendarie del panorama "non mainstream" tipo Franceschetti o Blondet, ma sono sicuro che tu stesso hai trovato diversi punti di riferimento nella tua vita tra coloro che non condividono la tua opinione sull'11 settembre. O almeno lo spero vivamente.

Citazione:
Una persona che merita di essere ascoltata, non parla di ciò che ignora, se parla, prima si è informata e quindi non dirà mai che l'11 settembre l'han fatto 19 beduini col tagliacarte!


Lo dirà perché è quanto risulta letteralmente «in ogni dove» ed è ciò che, a tutti gli effetti, sa. Occorre un certo lavoro per rendersi conto che le cose non stanno così, e non è alla portata di tutti, anzi, compiere questo lavoro, che sostanzialmente può essere svolto esclusivamente sul Web, con tutto il rumore che ne consegue.

Se domani, che so, mettiamo *Umberto Eco*, o qualche altra gloriosa testa pensante, spinto magari da un amico, si affaccia qui e anziché passare dalla "sezione 11 settembre" parte dal thread su Keshe o sull'"ultrafisica", o dai commenti dei ciarlatani e mitomani assortiti che si sono succeduti, ecco che "si è informato": è andato a guardare, ha "constatato" (falsamente in realtà, ma non può saperlo) che sono opinioni sostenute da teste di cazzo della peggior specie ed essendo la vita troppo breve per indugiare troppo su uno stesso tema la sua visione della cosa ritroverà conforto dai dati acquisiti nel limitato tempo concessogli dal fato. Dopotutto "lo sanno tutti". Avrà avuto torto? Sì, ma sarà impossibile biasimarlo.
Et voilà. Questo è il meccanismo con cui si può legittimamente cestinare tutto il lavoro controinformativo sulla faccenda ed essere in buona fede.
È successo, nel mio infinitamente piccolo, anche a me nel 2005: ero passato da un sito di "antibufale" (non quello di Attivissimo), avevo dato un'occhiata a un sitarello "complottista", avevo riso dei quattro poveracci sgrammaticati che m'era toccato di leggere, e la mia opinione sulla faccenda era fatta. Ho avuto la fortuna di pescare un commento al link sventurato, poi, che reindirizzava alla "sezione 11 settembre" di Luogocomune ed è così che mi sono iscritto al sito pochi giorni dopo averla letta e riletta per bene. Se avessi letto l'orda di rincoglioniti che è venuta dopo COL CAZZO che mi sarei iscritto. Chissà se, dove e dopo quanto tempo avrei avuto occasione di ridocumentarmi e formarmi per la terza volta un'opinione al riguardo. E io sono giovane e non ho un cazzo da fare, non sono un attivista ideologicamente indirizzato (e tanto meno un intellettuale di vecchia generazione che accede a Internet quando ci riesce passando dal Menu Avvio).
Questo non significa ovviamente che Assange sia in buona fede. Ma, fino a prova contraria, i suoi scritti sono ciò che conta su di lui e questi sono molto, molto più radicali (io non le condivido affatto e non mi piacciono, ma riconosco che sono intelligenti) delle posizioni medie del luogocomunardo medio (per intenderci). Scrivere roba del genere non è un modo molto efficace di fare il gatekeeper (concetto che per altro mi ha sempre fatto ridere, almeno per come è esposto nel bestiario della mitologia complottista).

Citazione:
p.s. L'opinione di default pe te e tre quarti della palazzina tua!


Non ho sondaggi alla mano ma sono piuttosto sicuro di avere ragione al riguardo. Wikipedia è un buon parametro rivelatore, in questi casi.

Citazione:
Io oramai becco solo gente che sa che la VU è falsa ... e ti parlo di operai, camionisti come di avvocati e medici, gente di ogni estrazione sociale MA che potrebbe anche non sapere, da un "paladino dell'informazione" come si vanta di essere Assange, permetti che mi aspetto qualcosina di più?


Se lo sa (o crede di saperlo) perché aderisce acriticamente a un certo sistema di opinioni che si è venuto a creare, senza aver letto il dovuto numero (consistente) di pagine, non è meno testa di cazzo di chi si rifiuta di informarsi sulla faccenda. In ogni caso sei tu che "c'hai fortuna". In giro non mi sembra proprio sia così.
Puoi aspettarti quello che vuoi, ovviamente, ma in generale come prima cosa non dovresti tributare a nessuno il titolo di "paladino dell'informazione" (e se Assange si vanta di esserlo è un suo personale problema di ego). Devi cogliere i frammenti, dove e quando capitano.

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