Re: Legalizzazione improvvisa Cannabis

Inviato da  padegre il 11/1/2014 18:04:47
La ministro della salute, Beatrice Lorenzin, dichiara la sua contrarietà alla legalizzazione della “cannabis”, in quanto arreca alla salute “danni estremi”.
Si dimentica di osservare che l’attuale regime di proibizionismo non impedisce a chi lo desidera di avvicinarsi a questa sostanza, e mantenere questa situazione significa solo garantire a piccole e grandi organizzazioni criminali grandi profitti e una intrinseca spinta ad estendere il mercato.

Non dico, come molti, che la “cannabis” faccia bene alla salute, ma visto che proibirla non serve a scoraggiare il consumo, buon senso vorrebbe che chiunque desidera fumarla sia autorizzato a coltivarla, magari sul terrazzo o sul balcone, per uso personale.
Il numero dei consumatori non cambierebbe di molto, molti processi e detenzioni sarebbero evitati, molta manovalanza malavitosa sarebbe disoccupata, e i vantaggi sarebbero nettamente superiori agli svantaggi.
Per i politici che lasciano le cose così come sono si dovrebbe configurare con chiarezza un comparaggio con gli interessi di organizzazioni criminali.

Mentre la Lorenzin parla di “danni estremi” alla salute per il consumo di cannabis (tutti da quantificare e dimostrare), perché non ci spiega, come ministro che deve difendere la salute dei cittadini, come mai in ogni ASL non ci sia un registro dei tumori per verificare se in un territorio, ad esempio nella terra dei fuochi, oppure a Taranto, vi sia una incidenza maggiore di ammalati, senza aspettare che le madri di bambini morti di cancro vadano in piazza a denunciare il fenomeno?
O non si deve sapere, su base scientifica, che uccidono molto di più inquinamento da sversamenti abusivi, incendi, fumi, polveri sottili, acqua inquinata, cibi pieni di residui di pesticidi, degli spinelli?

Si ha la netta sensazione che i vari ministri, che dovrebbero tutelare la nostra salute, con costi enormi (la sanità è la prima voce di spesa del bilancio statale), invece di cercare le cause delle patologie che affliggono gli italiani per ridurre il numero degli ammalati con relative minori spese, tutelano gli interessi di chi con i malati ci guadagna, in primis le industrie farmaceutiche, che hanno quasi tutti i medici a libro paga, medici che non cercano più di guarire le patologie, ma che le controllano con farmaci per tutta la vita dei pazienti,
Perché la Lorenzin non ci parla del dramma degli obesi (soprattutto giovani) la cui condizione è il risultato di martellanti campagne delle multinazionali alimentari che propongono cibi pieni di zuccheri e grassi, che acchiappano come le droghe, e che nel tempo procurano malattie cardiache, inabilità, danni gravi all’apparato scheletrico?

Certo è più facile prendersela con gli spinellari e mandarli in prigione che attaccare le multinazionali alimentari, che rovinano consapevolmente la salute di tanti giovani e li consegnano alla malattia per la gioia dei colleghi delle industrie farmaceutiche.
C’è una sinergia evidente e profonda tra chi procura le malattie (ambiente, pesticidi, alimenti spazzatura, ecc) e chi le cura con i farmaci. Le malattie sono un affare, forse il più ricco che c’è al mondo.
Nessuno, proprio nessuno, lavora sull’unico terreno serio che sarebbe quello della prevenzione e della rimozione delle cause che portano la gente ad ammalarsi. Se la classe politica avesse veramente a cuore la salute dei giovani lo dimostrerebbe inserendo nei programmi scolastici almeno un’ora a settimana di educazione alimentare e di prevenzione delle malattie.
Paolo De Gregorio

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