Re: In musica che giudizio ne date ?

Inviato da  yarebon il 26/10/2014 11:40:30
Volevo ritornare all'interessante discussione sul punk.
Personalmente sono più vicino alle motivazioni di Outlaw che di Maksi, il punk infatti è stato un fenomeno abbastanza oltraggioso e completamente opposto alla "finanziarizzazione" (non trovo altro termine) dell'industria discografica, fenomeno che a partire dagli anni 70 ha portato al predominio del marketing nel mercato musicale ( riguardo il punk basta solo informarsi sui circuiti di promozione che aggiravano le case discografiche mainstream, sul concetto di far musica da quattro soldi ecc., non esistevano solo i big).
Come ha detto outlaw, i primi gruppetti punk erano ragazzini che suonavano nel garage di casa e si rifacevano a diversi gruppi "garage anni 60", la loro filosofia era riportare il rock alla sua origine (genere diretto, potente e senza fronzoli), disgustati dai dinosauri del rock, oramai completamente in balia della megalomania, dei soldi e del barocchismo (sia musicale che come filosofia di vita), non è un caso che il prototipo di star viziosa ( e non nel senso dionisiaco del termine come poteva essere negli anni 60, ma del tipo più materialista ed edonista) nasce poco prima del punk, che poi il fenomeno punk sia stato imbrigliato dal sistema è indubbio, ma non nel modo in cui si pensa, infatti pochi ricordano come il punk sia durato effettivamente una sola intensa stagione (e la sua vera origine è a New York), poi è stato distrutto , molti artisti come i Clash lo ritenevano musicalmente limitato, altri gruppi si sono buttati su sperimentazioni partendo dal concetto di punk come libertà, non fruibilità commerciale e assenza di barocchismo (post punk che comunque col vero punk aveva davvero poco a che fare, semmai una certa attitudine), altri si sono autodistrutti (sex pistols che ricordiamo sputavano sulla regina e la monarchia inglese, non su tizio o caio). Dopo di che il punk, l'unico genere in grado di poter creare un circuito di etichette indipendenti e lontani dal mainstream (proprio l'opposto di ciò che voleva l'elite), non a caso muore, viene distrutto, dura un solo anno, 77, ma tutta questa filosofia non viene perduta e sarà trasferità nell'hardcore punk, uno dei generi e lo dico conoscendolo bene, più liberi ed indipendenti di tutta la cultura popolare musicale del novecento. Tutto il circuito di etichette indipendenti, di aiuto e collaborazione tra gruppi, nasce proprio grazie all'eredità del punk, la filosofia dello straight edge, gruppi famosissimi come i Fugazi, che nonostante il loro successo mondiale rifiutano di alzare il prezzo dei loro concerti tenendoli continuamente bassi ed accessibili , il concetto appunto di autoproduzione nascono tutti in quei circuiti.
Negli anni 90 vi è stato un ritorno del cosiddetto punk, ma quello si è stato un prodotto del sistema e alla fine non era punk, ma un pop punk plasticoso fatto dalle generazioni che mangiano al mac donalds (green day e offsprings) e poi vanno a qualche manifestazione no global, niente a che fare con i gruppi hardcore punk o i gruppi punk degli anni 70. Punk sotto major e sponsorizzato dalle multinazionali, un vero e proprio controsenso.

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