Re: Utopia hollywoodiana

Inviato da  Calvero il 25/1/2015 22:49:51
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Invisibile, non credo ci sia bisogno di corrersi dietro ogni volta, per la madonna, per dire a Maksi che le sue idee sulla spiritualità sono fasulle e ugualmente assoggettate al Potere.

Se no, ogni Topic diventa una battaglia su cosa è spiritualità e cosa no. Cazzo.

Ad esempio, ora, a me - per capirsi - me ne fotte altamente delle idee politiche di Maksi, però lui ha costruito un discorso che ha una sua logica e un percorso che, a sua volta, può portare a un dibattito che non è sempre quello, o no?

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@Maksi

Maksi, ma vaffanculo ... mi credevo chi sa cosa dovevo affrontare per parlare di Chaplin tutto qui?

Per DINDIRINDINA ... tutto il mio sapere dovrà ancora rimanere confinato tra le mie sinapsi


Citazione:
Questa Utopia nella propaganda Hollywoodiana e' ben chiara e fu' Chaplin (forse il primo), in quel famoso discorso, trasmetterla al grande pubblico.


Chi dice niente. In realtà, probabilmente e forse senza neanche saperlo, l'unico realmente libero fu Buster Keaton.

Per Chaplin a meno di cadere in discorsi mediocri, innanzitutto bisogna storicizzare i tempi e la consapevolezza che all'epoca si muoveva non solo tra il popolame (che comunque e era meno medio-mongolo di oggi, più schiavo, ma meno robotizzato) ... ma anche nei salotti delle varie intellighenzie, comprese quelle artistiche.

Chaplin se la intendeva coi grandi della terra, ma non era così uniformato, gli piaceva scopare le giovinette, soprattutto, ma in realtà non si era mai - propriamente - infeudato.

Così non fosse, non sarebbe stato perseguitato dalle Agenzie dell'epoca, che cercavano di incularselo ogni 3X2 ... compresa l'FBI - of course, prima, durante e dopo "Il Grande Dittatore".

Tant'è vero che alla fine - di fatto - l'hanno esiliato per benino. Nonostante avesse creato lui - più di tutti - le basi di Hollywood, insieme alla Pikford e a Griffith soprattutto. Propendo per l'idea che comunque lui si sia mosso in buona fede, ovviamente nei limiti di quello che lui stesso non poteva ripudiare. Visto che comunque era un capitalista di prim'ordine e - nonostante questo, aveva le palle, poiché si rifiutò di unirsi alla caccia alle streghe e, naturalmente, la pagò.

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