Re: L'onere della prova.

Inviato da  antonioB il 2/9/2015 9:17:58
Proviamo a vedere in maniera filosofico-logica la questione delle elezioni e della loro validità.

Dinnanzi ad un risultato elettorale dubbio,si può affermare che l'onere della prova spetti chi
lo contesta ?

Io temo di no neppure su quello,perchè già l'enunciazione di un risultato da parte delle autorità viene vista come solo una opinione opinabile.

Tipo,il ministero dice che il Pd ha preso il 40,8% alle europee 2014,però chi è il ministero per dirlo ?
Noi non ci fidiamo,i dati sono manipolabili e poi c'è Alfano che è amico di Renzi che può aver truccato la situazione.

Quindi siamo al punto di partenza,il dubbioso ha molti argomenti da spendere,
diversità tra sondaggi e risultati,anomalie nella crescita del Pd(cresce non
solo in percentuale ma pure in voti assoluti di molto nonostante il crollo dell'affluenza
dal 75 al 57% rispetto al 2013).
Quindi il dubbioso richiede una spiegazione matematica e quindi condivisibile da tutti
di un certo fenomeno.
Ma non esistono spiegazioni matematiche a fenomeni sociologici come i voti alle elezioni.
Sul perchè ad esempio nel 2006 siano diminuite le schede bianche o sul perchè nel 2014 il Pd abbia preso il 40,8%.
O perchè da 50 anni la sinistra va forte nelle 3 regioni del centro Italia.
E'così e basta.
Allora si chiedono spiegazioni anche non matematiche.
Però si entra appunto nel campo delle libere opinioni.
Tipo che nel 2006 le schede bianche sarebbero diminuite per il
fatto che quelle elezioni sarebbero state molto sentite.
Però il dubbioso potrebbe dire che non è vero,che tutte le elezioni dal 1994
in poi sono state molto sentite per il bau-bau antiberlusconiano
ed antifascista.
Quando ci sono dati che paiono strani l'unica cosa che si può fare è
controllarli e se però dopo i controlli risulta che sono veri
bisognerebbe farsene una ragione ed accettarli.
Ad esempio non è strano che nel 1999 la sinistra abbia perso
le elezioni per il sindaco di Bologna ?
Il capoluogo emiliano,che da sempre vota comunista e poi CSX e Pd.
Eppue dal 1999 al 2004 ebbe un sindaco di CDX.
Strano no ?
Eppure nessuno a sinistra ha mai parlato di brogli nelle elezioni del
1999 per il sindaco di Bologna.
Oppure per il fatto che il Pd di Renzi abbia perso il sindaco in città
molto di sinstra come Perugia e Livorno nel 2014 o Arezzo e Venezia
nel 2015.
Perchè il CSX presente nei seggi coi suoi rappresentanti di lista
ha visto che davvero di volta in volta il CSX ha subito davvero quelle sconfitte.
Questo però se ci si fida del CSX.
Perchè se non ci si fida del CSX allora manco quella di certezza c'è allora.
Per dire il CSX nel 1999 potrebbe avere deciso di perdere le comunali
di Bologna per saltare un giro e avrebbe potuto accordarsi
col CDX per fargli vincere quelle elezioni.
Ed uguale a Livorno e Perugia nel 2014 e Venezia ed Arezzo nel 2015.
Eravamo noi dentro tutte le sezioni elettorali delle città interessate per assistere allo spoglio ?
No,quindi non abbiamo la certezza di cosa possa essere davvero accaduto,
quindi applicando una certa logica tutto è possibile e dovremmo restare nel dubbio.
Lo stesso vele per le elezioni del 2006 o del 2014.
Per il 2006 contro i brogli ci sono le condanne che la magistratura ha inflitto a Deaglio,
i dati dei DS e del CSX che confermavano quelli del ministero,i riconteggi dei verbali,
i riconteggi del 25% di tutte le bianche e nulle.
Ma per colui che è convinto dei brogli tutto questo non conta.
Basta un sondaggio sbagliato o un grafico per lui statisticamente sospetto per avere
la,certezza del broglio.
Naturalmente quando si fa notare che una truffa del genere non poteva passare inosservata,visto che sarebbe avvenuta dentro a tutti i 61000 seggi,si dice
che il CSX sarebbe stato per qualche ragione connivente e stop.

Quindi ammesso che si sia d'accordo sull'onere della prova
(ma manco su quello lo si è)alla fine il problema è quello che si considera prova.
Ad esempio il complottista elettorale è convinto a prescindere delle sue ragioni.
Perchè per lui essendo tutto manipolabile tutto è sospetto e non attendibile.
Il voto eletronico è manipolabile come negli USA e poco importa che in realtà in Italia non vi sia mai stato voto elettronico e sono parimenti manipolabili
anche i supporti cartacei,verbali e le schede stesse.
Se verbali e schede danno lo stesso risultato dubbio per il complottista non vuol
dire che le elezioni sono state regolari,ma che hanno manomesso anche tutti i verbali e tutte le schede.
E quando gli si fa notare che una manipolazione di quel tipo sarebbe impossibile che passase inosservata si passa a dire che magari erano d'accordo,destra e sinistra
nel coprirsi a vicenda,oppure che la sinistra nel 2006 sarebbe stata zitta per senso istituzionale.
O che grillo nel 2014 non aveva i rappresentanti di lista nei seggi(cosa falsa,nei seggi i rappresentanti di lista del M5S erano molto presenti ed assillanti).

Il problema è che così chiunque può affermare qualsiasi cosa.
Ad esempio i berlusconiani potrebbero essere loro a denunciare brogli da parte della sinistra ed a dire che il voto non è mai stato regolare.(ed infatti silvio lo ha fatto più volte)
Quindi come vedete applicando questa logica non si avrà mai un risulttao certo.

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