Re: Prima del 1989 nei paesi ex comunisti si viveva meglio o si vive meglio adesso?

Inviato da  lixuxis il 4/3/2006 22:07:37
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CENTRO STUDI LA RUNA
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L'etnonazionalismo contro le forze occulte che dominano il mondo
FMI e Banca Mondiale
Le istituzioni che governano l'economia mondiale
"Ovunque si vada, in Africa, America latina e in Asia Meridionale (e sempre
più nei cosiddetti paesi ex socialisti) la Banca Mondiale e il Fondo
Monetario Internazionale sono conosciuti come nemici del popolo. A Port au
Prince (Haiti) un graffito urla 'FMI=AIDS', in Nigeria i prestiti della BM e
del FMI sono stati definiti 'pillole letali' dalla stampa e nelle
dimostrazioni. La ragione di tale odio è evidente: queste istituzioni hanno
pianificato genocidi, espropriazioni di massa delle terre e il ritorno della
schiavitù in molte aree del pianeta" (George Caffentzis). Il Fondo Monetario
Internazionale e la Banca Mondiale sono nate, nel 1944, nel quadro degli
accordi di Bretton Woods (la cui sostanza era la trasformazione del dollaro
Usa da valuta nazionale a moneta di regolamentazione internazionale degli
scambi, grazie alla sua convertibilità in oro stabilita attraverso un regime
di scambi fissi). Queste due istituzioni negli ultimi vent'anni si sono
configurate come organismi di coordinamento supernazionale con il preciso
compito di attenuare ed evitare crisi, economiche e finanziarie, alla
stregua di un vero e proprio governo mondiale.

Un governo mondiale al cui vaglio passano le politiche economiche e
monetarie che devono essere prese nei paesi subordinati. Un governo mondiale
che ha come fonte del potere il controllo dei flussi finanziari, e come arma
la capacità di distruggere, attraverso il blocco economico e il successivo
scatenamento delle manovre speculative, ogni economia riottosa. Del resto
basta osservare i meccanismi decisionali che regolano la Banca Mondiale e
che sono determinati dalle quote possedute dai singoli paesi (per fare un
esempio: gli Usa ne detengono oltre il 17%, la Cina il 2,7%). Negli anni '50
questi due organismi gestirono la decolonizzazione, creando nuove forme di
asservimento e di dipendenza per i paesi che rompevano con le dominazioni
occidentali. Una nuova colonizzazione appare sulla scena quella economica e
finanziaria attraverso la leva del prestito internazionale ed i meccanismi
dello scambio diseguale - e che riserva per i momenti estremi l'uso degli
eserciti. La famosa "rivoluzione verde" degli anni '60 è un esempio di
questi strumenti di intervento e dell'assoggettamento del sud del mondo alle
centrali capitalistiche: trasformazione delle tradizionali agricolture di
sussistenza in agricoltura intensiva, con la privatizzazione delle terre
collettive e la sostituzione delle coltivazioni per l'autoconsumo con quelle
richieste dal mercato mondiale. Le conseguenze sono state la rottura degli
ecosistemi (processi di desertificazione dei suoli, erosione genetica delle
specie vegetali), la crescita esponenziale delle morti per fame e,
contemporaneamente, l'esportazione di materie prime e di alimenti, il
controllo da parte delle multinazionali agro-alimentari delle economie di
molti dei paesi ex coloniali.

Negli anni '80 lo stesso processo di trasferimento di ricchezza, dal sud
verso il nord, è avvenuto attraverso il meccanismo del debito estero. Il
meccanismo è stato semplice: far fare ai PVS (paesi in via di sviluppo)
nuovi debiti, contraendo prestiti con il FMI e la Banca Mondiale. Come
condizione per l'erogazione dei prestiti le due istituzioni non ponevano
solamente il rimborso degli interessi, già di per se sufficiente a rendere
permanente il debito, ma il rispetto e l'esecuzione di precise misure di
politica economica e monetaria, ispirate dal credo liberista. Liberismo che
prevede come elemento fondamentale la distruzione delle altre economie. Ecco
quindi l'obbligo della svalutazione, la liberalizzazione dei capitali e
delle proprietà straniere, l'abolizione di ogni misura a protezione dei
prodotti nazionali, lo smantellamento del sistema pubblico (privatizzazione
delle aziende, liquidazione dei servizi pubblici a partire da quelli
scolastici). Questo pacchetto di misure ha preso il nome di Programmi di
aggiustamento strutturale (SAP). I SAP hanno smantellato le industri locali,
azzerato il valore delle monete, creando le condizioni per rapinare le loro
ricchezze naturali. Il WTO (World Trade Organization) od OMC (Organizzazione
Mondiale del Commercio) è la nuova istituzione che ha il compito di regolare
il commercio internazionale e vede la partecipazione, al momento, di oltre
100 paesi. Prende il posto del GATT (accordo generale sulle tariffe doganali
e il commercio), istituito nel 1947. Il Wto è nato al termine del così detto
Uruguay round, ottava tornata del GATT iniziata nel settembre del 1986 e
conclusasi il 15 Aprile '94 con il Trattato di Marrakech. Non si tratta, e
non poteva essere altrimenti, di un'associazione libera e paritaria. Ai
funzionari del Wto è demandato l'esercizio del ruolo di regolatori, senza
che di questo ruolo, e di come viene assolto, siano tenuti a rispondere ai
paesi membri. Il potere reale è quindi nelle mani dei paesi e delle imprese
che controllano il singolo mercato che hanno la possibilità di far rimuovere
le "barriere" alla circolazione dei propri prodotti. Ogni stato aderente
deve adeguare il proprio ordinamento giuridico alle regole stabilite per il
commercio internazionale delle materie prime e dei prodotti.
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FMI 08032001


IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

E LA TRUFFA DEL DITTATORE matto


di

john kleeves


C’è un clichè che ogni tanto si ripete : in un Paese del Terzo Mondo un
dittatore comunemente definito filo americano, o filo Occidentale, e noto
per le sue iniziative pubbliche stravaganti e spendaccione, viene rovesciato
da una rivolta popolare e fugge con la cassa ; la cassa sono conti correnti
esteri intestati a lui o a familiari dove si trovano somme astronomiche, che
poi risultano sempre di importo quasi pari al debito contratto dal Paese col
Fondo Monetario Internazionale. Avvenne così con tutti, e giusto ricordo
Fulgencio Batista di Cuba, Jean Claude Duvalier di Haiti, Anastasio Somoza
del Nicaragua, Ferdinando Marcos delle Filippine, Mobutu Sese Seko del
Congo, Suharto dell’Indonesia. Marcos aveva nei suoi conti esteri 20
miliardi di dollari, Mobutu 10, Suharto addirittura 70 ; in ogni caso erano
cifre vicine appunto al debito dei loro Paesi, anzi tutte attorno alla
stessa quota del medesimo, il 90%. C’è lo scandalo internazionale : Che
razza di disonesto, ha intascato i prestiti del Paese ! Il FMI è
dispiaciuto, comprende, ma il credito con il Paese rimane, e questi dovrà
continuare a onorarlo ; gli verrà magari incontro dilazionando le scadenze,
nel mentre che naturalmente bisogna continuare a pagare gli interessi ogni
anno. Intanto l’ex dittatore matto e ladro è indisturbato da qualche parte e
non si riesce né a estradarlo né a sequestrargli i conti.

Incerti della vita ? Conferme dell’immaturità politica di certi Paesi ?
Niente affatto. Abbiamo uno stesso copione che gira, con nomi, date e cifre
diverse : è una truffa standard del Fondo Monetario Internazionale. Vediamo
di inquadrare questo Ente.

Il FMI è stato creato dagli USA nel 1948, una data che ricorda l’inizio
della Guerra Fredda. Doveva essere un istituto plurinazionale, che faceva da
banca alle Nazioni. In realtà gli americani lo congegnarono in modo da
poterlo dirigere e fargli fare ciò che volevano. Si attribuirono il 19%
delle quote e ne assegnarono il 6,6% alla fida Gran Bretagna, polverizzando
il resto fra gli altri Paesi partecipanti, che oggi sono 153 : per il FMI
gli USA così sono gli " azionisti di riferimento ", quelli che anche senza
detenere la maggioranza assoluta del pacchetto controllano però di fatto l’
azienda vista la dispersione degli altri soci. Ciò si è concretizzato nel
fatto che il Direttore Generale del FMI, quello che all’atto pratico lo
gestisce, è sempre stato americano. La carica di Presidente invece, quasi
una figura onoraria, è sempre stata affidata a uno straniero, per ragioni di
facciata. Cosa doveva fare - cosa deve fare - il FMI per gli americani ?
Doveva - deve - essere un altro strumento per il loro neocolonialismo,
agevolarli ulteriormente nello sfruttamento delle loro neocolonie.

Come procede infatti il FMI ? Lo sanno tutti. Concede prestiti ma -
ostensibilmente allo scopo di garantirsene il rimborso - spinge per delle
precondizioni di politica economica interna, che sono sempre le stesse :
riduzione del deficit pubblico con tagli alle spese sociali, alla sanità,
alle pensioni ; divieto di influire sui prezzi, sui salari, sui cambi ;
riduzione dei diritti e dei controlli sindacali ; abolizione di qualunque
dazio sulle importazioni perché la ricetta dell’economia è - dice - la
libera concorrenza interna ed estera. Non c’è la volontà di garantirsi il
rimborso del prestito : c’è l’intenzione di scardinare ancora di più il
Paese, di renderlo ancora più indifeso di fronte al commercio
internazionale, là dove, guarda caso, dominano le Multinazionali americane.
Poi ovviamente c’è qualcosa anche per le altre, dell’Europa e del Giappone,
ma il grosso è americano garantito. Quale Paese infatti accetta condizioni
capestro del genere, che lo immiseriscono senza scampo ? Solo le neocolonie
americane ! Il sistema è solo per loro, che hanno un governo già
acquiescente, per avere un’altra scusa per spremerle ancora di più. Poi il
FMI fa anche prestiti a certi altri Paesi, ad esempio alla Russia, senza
ottenere quelle precondizioni ; ma sono diversivi, sono l’attività di
copertura.

E quando queste neocolonie americane hanno - non giusto un governo fantoccio
come di solito - ma un dittatore fantoccio, c’è l’occasione per una
spremitura ancora più grande : per una truffa ! Lo schema è quello che si è
già intuito. Il dittatore deve fingersi stravagante, megalomane ; in breve,
matto. Egli deve accendere un prestito enorme presso il FMI, a nome del
Paese, per realizzare faraonici progetti di sviluppo ; naturalmente accetta
tutte le sue condizioni di politica interna. Questi progetti non sono mai
realizzati, perché il dittatore - fingendo di rubare - deve trasbordare il
grosso della somma su suoi conti all’estero, sempre presso banche americane
o comunque controllate dagli americani ; alcune quote, per accontentare dei
soci, possono essere sistemate presso altre banche, ad esempio in Gran
Bretagna o Francia. Col rimanente il dittatore beneficherà sé stesso,
elargirà tangenti ai suoi accoliti locali, e finanzierà effettivamente
qualche impresa pubblica minore, che - si intende - vedrà come appaltatrici
delle Multinazionali in maggioranza americane. Il prestito non deve mai
essere restituito : è solo la sua esistenza a permettere la situazione.
Devono invece essere pagati ogni anno gli interessi, per tenere il Paese in
costanti difficoltà finanziarie, e perché sono soldi. La mancata
restituzione del prestito non è certo un problema per il FMI : in realtà lui
non l’ha mai fatto, perché le cifre stornate dal dittatore sono nelle sue
banche, a sua disposizione ! Il gioco è fatto, e nelle intenzioni del FMI la
cosa deve continuare così per sempre. Immaginate : senza praticamente tirare
fuori un soldo, con un prestito fantasma a un dittatore " matto ", il FMI
apre un Paese alle Multinazionali americane, incassa una rendita annua
reale, chiamandola " interessi ", e vanta un credito reale anch’esso per l’
intero importo del prestito fantasma ! Non sono straordinari questi
americani ?

La prova di tutto questo ? Si ha quando il dittatore viene rovesciato, un
evento che può sempre capitare anche col più perfetto e protetto dittatore
fantoccio filoamericano del mondo ( poi si rimedia, o con un altro dittatore
o con un governo, sempre fantoccio certo ). L’uomo infatti si rifugia da
qualche parte ma - guarda - fa sempre una vita non solo ritirata, ma anche
MODESTA. Con le cifre di cui è l’accreditato possessore - 10, 20, 70
miliardi di dollari ! - potrebbe fondare imperi economici, comprare la Bank
of America, e invece sembra un pensionato, se va bene in una villa, e i
figli, se li ha, finiscono immancabilmente in miseria. Come mai ? Perché
quelle cifre erano sì su conti intestati a lui, ma non erano realmente a sua
disposizione : lui era solo un prestanome. E quando viene rovesciato non può
certo incassare. Figuratevi se gli americani lasciano che certa gente, gente
fatta da loro, si intaschi miliardi dei loro dollari.

A proposito : l’Italia ha per caso " ottenuto " prestiti dal FMI ? Dite di
si ? Guardate bene all’operazione allora, perché l’Italia non è la Russia.
Anzi, è una neocolonia americana di prima grandezza.

John Kleeves


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