2 agosto (1980) fanno saltare la stazione di Bologna. 4 agosto (1974) fanno esplodere il treno Italicus. 6 agosto (1945) olocausto nucleare ad Hiroshima. 9 agosto (1945) olocausto nucleare a Nagasaki. Stessi mandanti, stessa cultura, stessa mistica del sacrificio umano. Sono quei “liberatori” di ieri che oggi, facendo saltare metro e bus nelle città occidentali ci suggeriscono “scontri di civiltà” contro il cattivo di turno. E ci si continua a cascare…Complimenti!
Per far passare in modo indolore questo sconvolgimento degli equilibri, questa coabitazione tra comunisti, massoni e cattolici, serviva un “mostro” che garantisse l’ “unità nazionale”.
Questo mostro fu lo “stragismo” cui venne frettolosamente appiccicata l’etichetta – tuttora vigente pur in mancanza di qualsiasi elemento probatorio – di “fascista”.
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