Re: Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

Inviato da  cagliostro il 1/7/2010 1:45:10
Se non ci sono commenti mi avvio a conchiudere definitivamente la dimostrazione della mia tesi.
In riferimento al mio filmato così concludo:

1) le colorazioni delle nuvole non possono essere imputate alla presenza di cristalli di ghiaccio (fenomeno del parelio), poichè:
Un parelio appare in genere all'alba o poco dopo o al tramonto o poco prima
Il filmato è stato realizzato alle ore 14:10 ad Ampezzo (Friuli Venezia Giulia), elevazione solare 67°, nuvole davanti all'osservatore, quasi sull'orizzonte (esclusione di fenomeni puramente rifrattivi come gli aloni, che implicano una posizione dell'osservatore opposta al sole rispetto alle nuvole). Il dato è supportato dalla presenza contemporanea di questo corollario di fenomeni:
- presenza di cirri naturali bianco candidi dall'aspetto tenuemente allungato per nulla riflettivo
- presenza di cirrus aviaticus bianco candido senza alcun tipo di iridescenza, rilasciato dagli aerei civili
- presenza di cirrus aviaticus dall'aspetto rappreso del condensato acqueo, quale evoluzione di scie rilasciate da caccia militari, caratterizzato da spiccate iridescenze madreperlacee all'interno di un contesto fisico-atmosferico di tutt'altra natura.

2) le colorazioni delle nuvole devono, per esclusione, essere attribuite al fenomeno definito iridescenza. I professionisti della fotografia derivano la loro dettagliata conoscenza del fenomeno dai professionisti della meteorologia e lo descrivono correttamente in questo modo:
L'iridescenza appare come una forte zona colorata di nubi poste attorno al sole.
In effetti è una porzione irregolare di corona solare in cui alcune parti della nube (media) vicina al sole, diffrange la luce solare sulle gocce d'acqua che compongono la stessa nube e danno origine ad uno spettacolo molto piacevole: le nubi originalmente bianche assumono per “magia” la colorazione dell'iride. Questo fenomeno purtroppo non è facile da osservare in quanto le nubi che si tingono di suddetti colori sono sempre molto vicine alla posizione del sole, per cui molto pericolose da vedere. Ricordo di non guardare mai direttamente il sole e di utilizzare degli occhiali protettivi, nella ricerca di questo particolare effetto. Anche in questo caso i colori dell'iridescenza dipendono principalmente dalla dimensione delle gocce d'acqua e dalla posizione dell'osservatore. Da notare che i migliori risultati cromatici sono dovuti alle nubi altostrati e altocumuli, in cui le gocce hanno una dimensione molto piccola (circa un micrometro).
Le nubi iridescenti sono abbastanza grandi ed in alcuni casi si verificano spettacolari luminescenze, specialmente se oltre ad acqua, contengono particelle di idrocarburi.
Per approfondimenti sul fenomeno della diffrazione



In sintesi:
Un' accurata analisi fisico-atmosferica del fenomeno osservato il 23 giugno 2010 ad Ampezzo mi conduce incontrovertibilmente alla tale univoca conclusione scientifica:
le formazioni nuvolose osservate e filmate, quale evoluzione di scie persistenti rilasciate da caccia militari, debbono considerarsi un fenomeno nefologico artificiale caratterizzato dalla presenza di piccolissime goccioline d'acqua allo stato liquido chimicamente indotte da sostanze non meglio precisate, versus il cirrus aviaticus della letteratura scientifica formato da cristalli di ghiaccio. Tale conclusione è assolutamente coerente con quanto osservato e documentato precedentemente, in particolare scie a bassa quota di origine necessariamente militare (impossibilità per i voli di linea di abbassarsi a quelle quote) dal comportamento fisico-atmosferico tipico di formazioni nuvolose costituite da goccioline d'acqua liquida.

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