Re: Critica orgonomica alla teoria delle scie chimiche

Inviato da  Decalagon il 13/8/2011 16:40:30
Citazione:
E quindi tu mi stai dicendo che da terra, senza strumenti ma solo con i tuoi dieci decimi di vista riesci a stimare le quote di due aerei che passano in cielo? Mi verrebbe da farti i complimenti se non mi scappasse troppo da ridere.


È ovvio che non posso fare una stima precisa della quota, ma se un aereo rilascia una densa scia persistente che rimane visibile per diverse ore e gli altri aerei che ci passano SOPRA o nelle IMMEDIATE VICINANZE non rilasciano alcuna scia... tu come lo spieghi? Sentiamo se fra una risata e l'altra sei in grado di dare una risposta a questo curioso fenomeno atmosferico

Citazione:
Tornando seri, ma ti rendi conto dell'assurdità di quello che hai scritto? Il concetto di sopra o nelle vicinanze con quale margine di errore ti senti di stimarlo perchè forse non ti è noto che le condizioni atmosferiche possono cambiare anche sensibilmente variando quota di poche centinaia di metri. Basta una corrente di aria fredda per far si che a 7000 metri ci siano le condizioni per la formazione di contrails e a 6500 no. Ma tu con i tuoi occhi buoni due aerei che volano a 1000 metri di differenza di quotaLi riconoscerai senz'altro e quelli che hai visto che sciavano e non sciavano erano perfettamente allineati che anche la torre di controllo gli a fatto i complimenti per la precisione


Si certo, come no. Le condizioni atmosferiche permettono alla contrail di rimanere visibile per ore e di allargarsi in cielo, mentre gli altri aerei che ci passano in mezzo, sopra o nelle immediate vicinanze non rilasciano nulla. Così come accendono e spengono i motori in quota per fare le contrail tratteggiate, vero?
Noto che hai completamente sorvolato sull'esempio di Quirra.

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