Secondo la professoressa, le scie chimiche sarebbero formate da tonnellate di metalli pesanti,
che in qualche modo, attraverso un meccanismo fisico fisiopatologico, riuscirebbero a sconnettere l'uomo dal suo corpo causale, dalla sua coscienza, così da impedirgli un percorso spiritualmente virtuoso e lasciarlo invece cadere nel fango dei fumi istintuali. Questo è quanto si può comprendere dai cenni della professoressa.
Nell'acqua piovana raccolta dagli amici fiorentini sono stati riscontrati 160 microgrammi per litro.
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