Re: Ma scusate...

Inviato da  edo il 18/5/2014 8:46:17
Ho messo giù una risposta, si accettano suggerimenti!

lei offre la capacità di leggere la realtà attraverso i risultati di modelli che non considerano in nessun caso le chemtrails come fenomeno di irrorazione antropica artificiosa, eppure il termine “chemtrails” è citato nel documento ufficiale USA “space preservation act” del 2001: https://www.fas.org/sgp/congress/2001/hr2977.html
E’ chiaro che, se le chemtrails non le cerco… non le trovo! E quando si mostri l’evidenza di una realtà che banalizza i blasonati modelli accademici, può sembrare sufficiente sbeffeggiarla pavoneggiandosi a dire che “tutto è chimico”! Complimenti.
So bene che nessun accademico o militare in servizio, dirà mai nulla che possa mettere in discussione la vulgata scientifica prevalente, perché sarebbe prima o poi espulso dal sistema. Lei ribadisce che gli elementi a sostegno di una realtà diversa rispetto a quella che può stare dentro i suoi studi, è basata su dati soggettivi… eppure la lettera del metereologo Domenico Azzone è basata su dati puramente oggettivi…
Altrettanto soggettivi potrebbero essere considerati i casi che lei offre con il suo link: http://ceifan.org/scie_pre1995.htm perché deviano dall’analisi sull’argomento, e cioè: tutte le emissioni sono scie di condensazione, o IN ALCUNI CASI queste sono incompatibili al punto da poter considerare l’ipotesi che si tratti di chemtrails? Le porgo questo link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8309629.stm
Alcuni non hanno battuto ciglio: “non è un asino che vola, ma un aereo che percorre una traiettoria rilasciando una scia che poi si sposta sul continente” …ostregheta! Immagino che anche lei, sulla base delle premesse che mi ha offerto finora, non avrà niente da obiettare.
Per ultimo le offro il link a una intervista del Generale Fabio Mini: http://www.youtube.com/watch?v=M04hxjogebY
Mi permetta una considerazione personale, basata sulla mia (non sulla sua beninteso!) esperienza all’università, per cui questa è anche una struttura all’interno della quale si attua la stessa strategia abitualmente associata all’immaginario sociale del comportamento dei bambini tra i vicoli di Napoli: “l’arte di arrangiarsi”, che traslato sulla scienza, la trasforma nella nobile e diffusa arte della “scienza della pagnotta”.
Cordiali saluti,

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