Re: Ma scusate...

Inviato da  roberto55 il 11/1/2007 11:40:47
Ciao, Padma.

Sei una persona con la quale poter discutere civilmente (come la maggior parte degli utenti di Luogocomune, sia inteso): per cui ti rispondo molto volentieri.

E’ verissimo quel che dici: le cose sono da studiare, da approfondire. Sempre.
Ed è proprio per questo che salto dalla sedia quando vedo le conclusioni affrettate di gran parte dei sostenitori dell’esistenza delle Scie chimiche.

Le nozioni di climatologia che tu mi ricordi all’inizio del tuo messaggio mi sono ben note.
Conosco la differenza tra umidità assoluta, umidità specifica e umidità relativa; conosco i concetti di saturazione e di temperatura dei punti di rugiada e di brina; so che la temperatura decresce al crescere della quota altimetrica (… ma non sempre è così: esistono particolari condizioni in cui si determinano situazioni di inversione termica)… eccetera eccetera…

E vorrei assicurarti del fatto che non sono nozioni imparaticce negli ultimi giorni.
Per questioni famigliari che non vorrei, ovviamente, raccontare su un pubblico forum, sono cose con le quali familiarizzo fin da quando ero ragazzo.
Ed è appunto questo, uno degli aspetti che mi lascia più perplesso.

Quanti, tra coloro che sostengono l’esistenza delle Scie chimiche, sanno che l’atmosfera è un sistema dinamico e complesso i cui parametri possono variare, quasi, punto per punto?...

Io, ad esempio, trasecolo quando vedo con quale rigidità vengono definite le condizioni perché si formino le scie di condensazione (8000 metri, -40 gradi, 70 per cento di umidità), come se queste fossero norme definita da dio, anziché, semplicemente, un insieme di valori che determinano un campo di maggior probabilità.

Mi si ripete di continuo: l’ha detto persino la NASA.
E io rispondo: la NASA ha soltanto semplificato la spiegazione (… e comunque, la NASA, nel suo enunciato introduce la parola “usually”: abitualmente).

Eppure… da questi valori il sostenitore delle Scie chimiche non si schioda. Non c’è verso di fargli capire che non è SEMPRE così.

Sono contento, Padma, che tu stesso ammetta che la caccia alla “nuvola chimica” è qualcosa di assurdo.

La meteorologia, la climatologia, la geofisica sono campi talmente complessi che nemmeno oggi, coi potenti mezzi di calcolo di cui dispongono, i meteorologi riescono a fare previsioni attendibili che vadano oltre le 12/18 ore.
Infatti, in aviazione, i bollettini meteo vengono addirittura aggiornati ogni 4 ore.

E i meteorologi non parlano mai di scie chimiche.
Sorridono con un po’ di sufficienza se qualcuno prova ad accennargliene.
Ed è gente che ha studiato per anni.

Vale di più, secondo te, il parere di un meteorologo… o il parere di qualcuno che si limita ad alzare il mento al cielo senza sapere nemmeno, il più delle volte, cosa sta guardando?...

Ciao, Padma.
E grazie della tua cortesia.

roberto

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