Re: Ma scusate...

Inviato da  Blizzard il 11/1/2007 14:07:32
Ciao a tutti.
Mi fa piacere che sia stata finalmente aperta una sezione parallela a quella "ufficiale" in cui discutere serenamente di scie chimiche senza, spero, essere accusati di trolleggiare.
Normalmente non scrivo sul forum, ma leggo sempre con piacere gli articoli in home page. E considero un clamoroso autogol la decisione di Luogocomune di affrontare in prima linea la questione delle scie chimiche; non faccio, infatti, mistero del mio scetticismo riguardo la presenza sui nostri cieli di "chemtrails", scetticismo non campato per aria, ma motivato da quasi un anno di interesse alla questione.

Fatte le premesse, entro in tema.
Dovrebbe essere evidente a tutti che la questione non si può affrontare senza un minimo di conoscenze chimiche e fisiche specifiche. In particolare vedo tanta superficailità in quello che, secondo me, è il punto cruciale, ossia la distinzione tra scie di condensazione e scie chimiche. Ovvero tonnellate di materiale su controllo del clima, brevetti, interrogazioni varie, foto, video, ipotesi di ogni genere; e una misera frase, per di più male interpretata, sulle contrails.
"Le scie di condensazione si formano a quote superiori agli 8000 metri, per temperature inferiori ai -40°C e umidità relative superiori al 70%".

La mia idea sarebbe di dedicare un thread alle sole contrails per analizzare e capire meglio i meccanismi e le condizioni di formazione e persistenza, senza possibilmente parlare di chemtrails. Chiedo comunque conferma prima di aprirlo.

Intanto provo a partire dal principio.
Come già fatto notare da Padma e Roberto55 le condizioni per la saturazione di una massa di aria umida variano in relazione alla temperatura (oltre che alla pressione). Va da sè che se a -41°C serve il 75% di umidità relativa affinchè lo scarico dell'aereo lasci la scia (tralascio per ora la questione della persistenza), a temperature via via più basse basteranno umidità relative inferiori.
Per esempio, a -50°C qual'è l'umidità relativa necessaria per la formazione della scia di condensazione?
Ci viene in soccorso il dagramma di Appleman che risale agli anni 50 e che, immagino, conosciate già tutti. Il diagramma mostra le varie condizioni di pressione, temperature e umidità relativa necessarie per la formazione di contrails e già si parla anche di scie persistenti, a dimostrazione del fatto che le scie persistenti non sono un fenomeno dei nostri giorni, ma sono nate insieme agli aerei. Ricordo che il diagramma risale agli anni '50.



Scopriamo che a -41°C, alle normali quote di volo degli aerei serve più del 75% di umidità relativa, ma anche che a -50°C può bastare lo 0%(sempre secondo il diagramma).
O sbaglio?

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