Re: Ma scusate...

Inviato da  roberto55 il 11/1/2007 16:35:07
Ciao, Teknomaker.

Dici:

Citazione:
Per quanto mi riguarda credo di aver appena dato dimostrazione di grande e generosa flessibilità.


E’ vero, te lo riconosco… e devo ammettere che questa tua risposta, oltre a fami piacere, mi ha anche sorpreso un po’.

Leggendoti in altri tuoi precedenti interventi, ti avevo preso per un “duro e puro” della “Scia chimica senza se e senza ma” e mi ero sbagliato.

Vedi, Teknomaker… quando una discussione si radicalizza, le parti finiscono inevitabilmente per assumere posizioni che rappresentano l’estremo della loro – diciamo così – fazione.
E in questo modo temevo stesse finendo questa discussione. Anche da parte mia.

Invece… poter condurre un dibattito dove ciascuno è disposto a concedere qualcosa al suo interlocutore, rende la discussione migliore, più sana, più utile per tutti.

Tu mi poni una domanda alla quale, candidamente, ti dico che non saprei rispondere.

Citazione:
Cosa permette la formazione di scie permanenti quando le condizioni atmosferiche hanno parametri che NON PERMETTONO la formazione di NESSUNA scia di condensa, e questo anche se, a voler essere MOOOLTO generosi, si considerino valori di gran lunga inferiori o superiori a quelli rilevati?


Potrei risponderti in qualche modo… con una delle tipiche risposte che rappresentano un artificio retorico.
Potrei ad esempio dirti che la geofisica non conosce ancora approfonditamente il fenomeno… e che i parametri finora definiti e presi per buoni rappresentano, oggi, un modello imperfetto e non adeguato a rispondere alle mutate condizioni climatiche.

In altre parole: l’atmosfera è cambiata, il clima sta cambiando: forse, lassù, quel che valeva 50 anni fa oggi non vale più.

Però, Teknomaker… mi rendo conto anch’io che una simile risposta è una risposta che non vale niente.
E’ una non-risposta, è un espediente dialettico.
Ma non sempre si possono avere risposte per tutto, no?...

La realtà… forse… è che c’è ancora molto da studiare e da capire.
Come ha detto Ashoka… le immissioni massicce in atmosfera di anidride carbonica e di altri gas-serra… in qualche modo possono aver influito su mutazioni climatiche delle quali nemmeno noi ci possiamo ancora rendere conto.

Il discorso fatto da Ashoka è corretto in tutti i suoi passaggi e vi apporrei la mia firma, se potessi.

Anche formate di solo vapore, queste scie sono tante, troppe.
Mutano – ed è provato – l’effetto dell’irraggiamento solare e, dall’altra parte, attenuano la dispersione del calore accumulato dal pianeta.

Occorrerebbe che il mondo ponesse mano ad una seria regolamentazione volta ad una limitazione del proliferare del traffico aereo, così come si limitano gli accessi delle automobili nei centri storici delle città.
Perché fanno male e non ce ne stanno più.

E nello stesso modo… in cielo di aerei non ce ne stanno più e stanno facendo male al pianeta.

Tekno, Ashoka… ho fatto un po’ di minestrone fra i vostri due interventi e spero mi perdonerete.
C’era un qualcosa che li legava, i vostri due post, secondo me.
Discutendo pacatamente, e con tutto il tempo di cui possiamo disporre davanti a noi, ci torneremo.

Vi chiedo scusa anche di esser stato costretto a scrivere un po’ di getto… ma son rincorso dal tempo.

roberto

P.S. L’ho vista la tua domanda, Pausania

Se non può restare ferma una scia di condensa… come può restarlo una scia chimica?...
Le picchiano con chiodi e martello, le scie chimiche?...

Se resta ferma una scia chimica, può restarlo anche una scia di condensa.
Se resta ferma una scia di condensa, può restarlo anche una scia chimica.

Sempre di un fluido immerso in un altro fluido si tratta.

Ciao anche a te, Pausania.

roberto

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