roxib ha scritto:
Ciao scie-nziat, grazie per i link.
Mi servirà del tempo per leggerli tutti ma non per rispondere al tuo post.
[cut]
Quindi ti sei basato su ciò che avviene nella tua zona e su ciò che hanno riportato utenti (quindi persone sconosciute) di altri forum.
Quindi non puoi affermare con assoluta certezza che ciò accade nella tua zona e che tu hai potuto verificare accada anche a Parigi, Toronto, Amsterdam e in tutte le altre città dalle quali giungono segnalazioni di scie nel cielo.
roxib ha scritto:
Domanda2)
Ci sai spiegare il motivo per cui Appleman ha ideato quel grafico?
Chi è che utilizza il suo documento per la previsione delle contrails e per quale ragione?
Scie-nziat ha scritto:
Beh credo sia noto che durante la seconda guerra mondiale i bombardieri venivano visti in anticipo a causa delle scie che emettevano, tutti gli studi che ne sono seguiti avevano lo scopo di predire le contrails in modo da scegliere le quote giuste a cui volare senza farsi vedere.
Già dagli anni 70 si sono posti il problema se tali scie persistenti potessero influenzare il clima e soprattutto l'irraggiamento globale e da allora continuano studi in proposito.
roxib ha scritto:
Potresti essere più preciso, senza divagare, per cortesia?
Stiamo parlando di condizioni meteorologiche in grado di stabilire se una scia di condensazione si possa verificare o meno. L’influenza sul clima è un altro argomento e se non ti dispiace se ne potrà discutere una volta che abbiamo chiarito il discorso iniziato. Grazie.
Quindi Appleman ha studiato le contrails per capire le condizioni di volo “sicure”. Quali sono quindi le sue conclusioni? A quali condizioni un aereo può volare in modo tale che i nemici non lo individuino a causa della scia che rilascia?
Domanda3)
Oltre all’umidità relativa, il grafico di Appleman, quali altri fattori tiene in considerazione?
Al fine della formazione di contrails con umidità relative pari a 0%, quali altri parametri devono essere soddisfatti?
Quali devono essere le condizioni atmosferiche complessive favorevoli per la formazione di scie di condensazione?
Si tratta di scie persistenti o di scie non persistenti?
E se persistenti… quanto persistenti?
Quelle non persistenti… quanto “poco persistenti” ?
Scie-nziat ha scritto:
Qui trovi molte delle spiegazioni che cerchi.
roxib ha scritto:
Eh no, troppo facile così.
Permettimi di non essere d’accordo.
Hai menzionato il diagramma di Appleman asserendo che le scie di condensazione si possono formare anche con umidità relativa paro a 0% (non mi spiego, però come mai NASA, FAA e EPA riportino valori vicini al 70%).
Ti ho chiesto spiegazioni e mi rimbalzi un documento.
Saresti così gentile da spiegarci quali sono i parametri considerati da Appleman?
Li considera tutti insieme o uno alla volta?
Le condizioni necessarie alla formazione delle contrails devono essere soddisfatte contemporaneamente oppure è sufficiente che un solo parametro (ad esempio umidità relativa = 0%) sia soddisfatto?
Le scie che Appleman considera persistenti, quanto sono persistenti in termini di tempo?
Mentre quelle non persistenti in quanto tempo si dissolvono?
Scie-nziat ha scritto:
Quello che è certo è che le scie di condensazione e della loro capacità di persistere e di trasformarsi in cirri fino coprire gran parte del cielo sono studiate da oltre 40 anni
roxib ha scritto:
Permettimi di correggerti.
Quello che è certo è che le scie di condensazione sono studiate da oltre 40 anni.
Sulla loro capacità di persistere e di trasformarsi in cirri fino a coprire gran parte del cielo è un altro discorso.
Non cambiamo le carte in tavola. Grazie.
scie-nziat ha scritto:
Si continua dire che tali aerei volano a quote comprese tra i 2000 e 4000 metri e allora chiedo è mai possibile che non si riesca a fotografare in maniera discreta un aereo a quella distanza? A tal proposito non ho ancora visto una foto eloquente.
roxib ha scritto:
Io foto di questo tipo ne ho.
Se vuoi ne possiamo parlare... ovviamente con le dovute premesse.
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