Basta andare indietro di trent’anni e ricordare la televisione del nostro paese: tentava di educare all’uso della lingua italiana, ed anche i programmi di intrattenimento distensivo avevano una grazia ed una compostezza che oggi manca.

La cosa più geniale nella TV erano le pubblicità...col tempo ho capito il loro enorme potenziale...i colori che usano, il linguaggio, gli attori che scelgono, le voci...wooow. E la cosa più incredibile è che nessuno se ne accorge...sono doppiamente geniali...ammiro la creatività ma disprezzo il fine.

Oggi l’offerta culturale si diversifica: su Sky abbiamo dei canali documentaristici o storici (a pagamento) che spesso sono splendidi e ben fatti, mentre la televisione generalista popolare propone spettacoli degradanti e futili. Perché?

Mi ricordo anche come la TV era per me una droga...senza mi sentivo solo e mi spaventava il realismo del mondo reale. Era per me un rifugio, un luogo familiare, come lo è per molti.