Re: Operazione Northwoods

Inviato da  Nyko il 11/4/2012 17:58:10
Stati Maggiori Riuniti
Washington 25, D.C.

Non classificato,
13 marzo 1962

Memorandum per il segretario della Difesa
Oggetto: giustificazione per l'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba (TS)

1. Gli Stati Maggiori Riuniti hanno preparato il memorandum allegato per il capo delle operazioni del Progetto Cuba, in seguito alla richiesta di questo ufficio di una breve ma dettagliata descrizione dei cavilli che giustificherebbero l'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba.
2. Gli Stati Maggiori Riuniti raccomandano che il memorandum proposto venga inoltrato come rapporto preliminare utile per future pianificazioni. Si presume che altre agenzie presenteranno piani simili e che queste proposte costituiranno la base per sviluppare un modello cronologico. I progetti individuali possono quindi essere valutati caso per caso.
3. Inoltre, si presume che una sola agenzia si prenderà la responsabilità fondamentale di sviluppare gli aspetti militari e para-militari del piano principale. E' auspicabile che l'incombenza per le operazioni militari segrete e palesi sia affidata agli Stati Maggiori Riuniti.
Per gli Stati Maggiori Riuniti:
L.L. Lemnitzer
Presidente
Stati Maggiori Riuniti
1 allegato
Memorandum per il capo delle operazioni del Progetto Cuba


Appendice all'allegato A

MODELLO

Memorandum per il capo delle operazioni del Progetto Cuba
Oggetto: Giustificazione dell'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba (TS)

1. Si fa riferimento al memorandum del capo delle operazioni del Progetto Cuba per il generale Craig, oggetto: Operazione MONGOOSE, datato 5 marzo 1962, che richiedeva una breve ma dettagliata descrizione dei pretesti che gli Stati Maggiori Riuniti credono possano giustificare l'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba.
2. I progetti elencati nell'allegato presente sono inviati come rapporto preliminare utile a pianificazioni future. Si presume che altre agenzie presenteranno piani simili e che queste proposte costituiranno la base per sviluppare un modello cronologico. I progetti individuali possono quindi essere valutati caso per caso.
3. Questo piano, che include progetti selezionati all'interno delle indicazioni allegate, o da altre fonti, deve essere sviluppato per concentrare tutti gli sforzi su uno specifico obiettivo ultimo, che fornirà un'adeguata giustificazione per l'intervento militare degli Stati Uniti. Tale pianificazione permetterà la logica concentrazione di diversi incidenti che andranno a combinarsi con altri eventi in apparenza non collegati, allo scopo di camuffare l'obiettivo ultimo e creare la necessaria impressione della pericolosità e irresponsabilità su larga scala da parte di Cuba, dirette non solo contro gli Stati Uniti ma anche contro altri Paesi. Il piano integrerà e collocherà correttamente in ordine cronologico la linea da seguire. Il risultato voluto dalla realizzazione di questo piano sarà quello di mettere gli USA nell'apparente posizione di poter giustamente deplorare lo sconsiderato e irresponsabile governo di Cuba e poter diffondere l'idea nella comunità internazionale della minaccia portata da questo Paese alla pace dell'Occidente.
4. Il tempo è un fattore fondamentale per la risoluzione del problema cubano. Quindi, il piano dovrà essere concepito e sincronizzato in modo tale che i progetti possano essere operativi entro qualche mese.
5. Nella misura in cui l'obiettivo finale è manifesto, è auspicabile che la responsabilità principale per lo sviluppo delle operazioni belliche segrete e palesi sia affidata agli Stati Maggiori Riuniti.

Aggiunta all'appendice dell'allegato A
Pretesti per giustificare l'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba

(Nota: La linea di condotta che segue è solo un rapporto preliminare utile per pianificazioni future. Queste azioni non sono né in ordine cronologico, né d'importanza. Insieme ad altre proposte simili di altre agenzie, lo scopo di queste azioni è dare il via allo sviluppo di un unico piano integrato e cronologico. Esso permetterà la valutazione di progetti individuali all'interno di un contesto di azioni complete e correlate allo scopo di arrivare inesorabilmente a un'adeguata giustificazione dell'intervento militare degli Stati Uniti a Cuba).

1. Dato che sarebbe auspicabile che, alla base di un intervento militare degli Stati Uniti a Cuba, ci fosse una legittima provocazione, all'inizio si potrebbe suscitare una reazione di quel governo con un piano segreto e fraudolento che includa le nozioni preliminari richieste come sono state sviluppate in risposta alla missione 33 c. Andrebbero promosse azioni aggressive e ingannevoli per convincere i cubani di un'imminente invasione. Se la risposta cubana lo permetterà, la nostra posizione militare durante l'intero svolgimento del piano ci consentirà di passare rapidamente dalle esercitazioni all'intervento.

2. Andrà pianificata una serie di incidenti ben coordinati che dovranno avvenire a Guantanamo e dintorni, in modo che sembri davvero che siano stati provocati da forze cubane ostili.

a. Incidenti utili per decidere un attacco credibile (non in ordine cronologico):
(1) Mettere in giro (molte) voci. Usare radio pirata.
(2) Far sbarcare degli alleati cubani in mimetica per inscenare un attacco alla base.
(3) Catturare sabotatori cubani (alleati) all'interno della base.
(4) Provocare disordini al cancello principale della base (usando alleati cubani).
(5) Far esplodere munizioni nella base, appiccare fuochi.
(6) Incendiare (sabotare) un aereo nella base aerea.
(7) Centrare la base dall'esterno con colpi di mortaio, danneggiare alcune installazioni.
(8) Catturare squadre di assalto provenienti dal mare o dalle vicinanze di Guantanamo.
(9) Catturare gruppi di militari che assaltano la base.
(10) Sabotare una nave nel porto, scatenare grossi incendi tramite la naftalina.
(11) Affondare una nave all'ingresso nel porto. Simulare cerimonie funebri per presunte vittime (possibilmente una decina).
b. Gli Stati Uniti risponderebbero con degli attacchi per mettere al sicuro le scorte d'acqua e di carburante distruggendo l'artiglieria e i mortai che minacciano la base.
c. Avviare operazioni militari americane su larga scala.

3. Si potrebbe organizzare un incidente in stile "Remember the Maine"* in svariati modi:

a. Potremmo far esplodere una nave americana nella baia di Guantanamo e dare la colpa a Cuba.
b. Potremmo far saltare un drone (mezzo senza equipaggio umano) in acque cubane. Questo incidente potrebbe avvenire nelle vicinanze dell'Havana o a Santiago ed essere il risultato spettacolare dell'attacco cubano via aria o via mare, o tutte e due. La mera presenza di aerei o navi cubane sul posto per cercare di capire gli intenti del drone potrebbe fornire prove abbastanza convincenti che esso sia stato attaccato. La vicinanza all'Havana odi Santiago potrebbe aggiungere credibilità alla situazione, specialmente per chi assistesse all'esplosione o vedesse il fuoco. Gli Stati Uniti potrebbero organizzare un'operazione di salvataggio aria/mare, coperta da soldati americani, per "evacuare" i membri sopravvissuti della finta ciurma. La pubblicazione della lista delle vittime sui giornali statunitensi solleverebbe un'utile ondata di sdegno nella Nazione.

4. Si potrebbe sviluppare una campagna terroristica, di matrice comunista cubana, nella zona di Miami, in altre città della Florida e perfino a Washington. La campagna terroristica potrebbe essere mirata ai profughi cubani che cercano asilo negli Stati Uniti. Potremmo affondare un barcone di cubani diretto in Florida (realmente o per finta). Potremmo promuovere attentati alle vite di rifugiati cubani negli Stati Uniti fino al punto di pubblicizzare ampiamente i danni e le ferite provocati. Per dare l'idea di un governo irresponsabile, sarebbe utile anche far brillare delle bombe al plastico in località scelte accuratamente, arrestare agenti cubani e portare alla luce documenti già preparati che attestino il coinvolgimento di Cuba.
5. Sulla falsariga dell'invasione della Repubblica Dominicana del 14 giugno, si potrebbe simulare l'ostilità cubana, sostenuta da Castro, verso un Paese caraibico vicino. Al momento sappiamo che Castro sovvenziona clandestinamente attività sovversive contro Haiti, la Repubblica Dominicana, il Guatemala, il Nicaragua e forse anche altri Stati. Questi tentativi possono essere enfatizzati e se ne possono inventare anche altri, per poi smascherarli. Ad esempio, possiamo sfruttare la reattività dell'aviazione dominicana in merito alle intrusioni nel proprio spazio aereo nazionale. Dei velivoli B-26 o C-46 "cubani" potrebbero compiere raid incendiari notturni. Si potrebbero rimediare munizioni sovietiche. Esse potrebbero essere unite a messaggi "cubani", da dare ai movimenti clandestini comunisti della Repubblica Dominicana, e a rifornimenti "cubani" di armi trovate, o intercettate, sulla spiaggia.
6. Ulteriori provocazioni potrebbero derivare dall'uso di aerei MIG da parte di piloti americani. Utili azioni collaterali potrebbero essere delle minacce all'aviazione civile, attacchi alla navigazione di superficie e la distruzione di un drone statunitense da parte di un MIG. La visione di un F-86, adeguatamente riverniciato, potrebbe ingannare i passeggeri di un aereo di linea di aver avvistato un MIG cubano, specialmente se fosse il pilota a dirlo. Il principale inconveniente di questa ipotesi sembra essere il rischio che deriverebbe dal fatto di trovare e trasformare un velivolo simile. Tuttavia, gli Stati Uniti potrebbero produrre delle copie credibili di un MIG in circa tre mesi.
7. Tentativi di dirottamento di velivoli e imbarcazioni civili dovrebbero proseguire come forme di disturbo organizzate dal governo cubano. Contemporaneamente, dovrebbero essere fomentati veri ammutinamenti di aerei e navi militari e civili cubani.
8. E' possibile organizzare un incidente per convincere l'opinione pubblica che un aereo cubano ha attaccato e abbattuto un volo charter civile diretto dagli Stati Uniti in Giamaica, Guatemala, Panama, o Venezuela. La destinazione verrà scelta in modo che la tratta dell'aereo sorvoli Cuba. Sull'aereo potrebbe esserci un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi altro gruppo di persone unite da un interesse comune, per supportare l'ipotesi di un volo charter e non di linea.

a. Un aereo della base aerea militare Eglin verrebbe riverniciato e dotato di un numero, per farlo diventare un esatto duplicato di un mezzo civile registrato appartenente a nome di un'organizzazione riconducibile alla sezione di Miami della CIA. Al momento previsto, il duplicato andrebbe a sostituire il vero aereo civile e vi verrebbero imbarcati dei passeggeri selezionati, tutti con un'identità accuratamente studiata. Il vero velivolo registrato verrebbe convertito in un drone.
b. L'orario di decollo del drone e del vero aereo saranno programmati in modo che si incrocino a sud della Florida. Nel punto d'incontro, il volo che trasporta i passeggeri si abbasserà a una quota minima e si dirigerà direttamente in un campo ausiliario della base aerea militare Eglin, dove saranno già stati organizzati l'evacuazione dei passeggeri e il ritorno dell'aereo al suo stato originario. Intanto, il drone continuerà a seguire la rotta prestabilita. Una volta arrivato su Cuba, trasmetterà sulla frequenza internazionale di soccorso un segnale di "MAYDAY", dichiarando di essere sotto attacco di un aereo cubano MIG. La trasmissione verrà interrotta dalla distruzione del velivolo innescata da un segnale radio. Ciò permetterà alle stazioni radio ICAO** dell'emisfero occidentale di informare gli USA su quanto è accaduto all'aereo, così che essi non dovranno cercare di "rivendere" la storia al resto del mondo.

9. E' possibile organizzare un incidente che faccia pensare che dei MIG comunisti cubani abbiano abbattuto, senza essere stati provocati, un aereo dell'USAF*** in acque internazionali.

a. Circa quattro o cinque aerei F-101 verranno inviati in gruppo dalla base militare di Homestead, Florida, vicina a Cuba. La loro missione sarà quella di invertire la rotta e simulare finti attacchi in un'esercitazione di difesa aerea nel sud della Florida. Questi velivoli potrebbero apportare frequenti cambi di rotta. Gli equipaggi verranno istruiti in modo da rimanere ad almeno dodici miglia dalle coste cubane, tuttavia potrebbero dover trasportare munizioni vere, qualora i MIG intraprendessero azioni ostili.
b. Durante uno di questi voli, un pilota preparato in precedenza chiuderebbe la formazione mantenendosi a una distanza considerevole dagli altri aerei. Una volta arrivati vicino Cuba, il pilota potrebbe riferire di essere stato aggredito dai MIG e che sta scendendo di quota. Non ci sarebbero altre comunicazioni. Il pilota si dirigerebbe quindi a ovest a una quota molto bassa e atterrerebbe in una base sicura, un campo ausiliario della Eglin. L'aereo sarebbe subito preso in carico da personale addestrato, verrebbe rifornito rapidamente e dotato di un nuovo numero di serie. Il pilota, che avrebbe condotto la missione sotto falso nome, potrebbe riprendere la sua vera identità e tornare al suo lavoro normale. A quel punto, aereo e pilota saranno scomparsi.
c. esattamente alla stessa ora del presunto abbattimento, un sottomarino o una piccola imbarcazione spargerà in mare rottami di un F-101 - un paracadute, eccetera - a circa quindici-venti miglia dalla costa cubana e si allontanerà. Per quanto ne sapranno, i capitani di ritorno a Homestead avranno una storia vera da raccontare. Potrebbero essere inviati in loco aerei e navi da recupero, e potrebbero essere recuperati pezzi di velivoli [1].

* Modo di dire americano, Remember the Maine, To Hell with Spain!, "Ricordate la Maine, all'inferno con la Spagna!", che fa riferimento all'esplosione misteriosa della nave Maine spedita nel golfo dell'Havana per proteggere gli interessi statunitensi durante la rivolta cubana contro la Spagna, n.d.t.
** "International Civil Aviation Organization", organizzazione internazionale dell'aviazione civile, n.d.t.
*** Aeronautica militare americana, n.d.t.

Note e fonti:
[1] "Il libro che nessun Governo ti farebbe leggere - 63 documenti top secret che cambieranno per sempre la tua visione del mondo", di Jesse Ventura, con Dick Russell, Newton Compton Editori, 63-78

P.s. ogni tanto trombate?



Ciaoo, Nyko

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