Re: Falsi video ?

Inviato da  Santaruina il 28/1/2007 4:06:08
Mi piace come si evolve la discussione.
Premetto che trovo tutte le obiezioni di Massimo sacrosante, ma anche a me il modo con cui gli aerei si inseriscono nelle torri non torna per nulla.

Per nulla.
Per me è semplicemente un bel mistero, quasi un enigma in cui far coincidere indizi contrastanti.
Massimo ha ragione secondo me in tutte le sue obiezioni (video, rischio di un tale progetto e così via), ma resta il fatto che il modo in cui gli aerei entrano è “anomalo”.

Innanzitutto, l’esempio del pirellone di Giò Ponti è fuorviante perché è uno dei pochi grattacieli a struttura portante interamente in cemento armato.
Il piccolo cessna non ha sfondato nessuna struttura portante, solo delle finestre. (I feel like the very active paul right this moment)

Citazione:
se la formula per l'energia cinetica è massa per quadrato velocità, cosa c'entrano i materiali?

I materiali c’entrano molto.
I materiali e la pressione , ovvero la forza esercitata fratto la superficie in cui questa forza si applica.
Non è solo questione di energia cinetica.
Un elefante che salta ha molte meno possibilità di forare il pavimento di una discoteca di una ragazza di 50 Kg che balla sui tacchi a spillo, proprio perche nel tacco a spillo la forza esercitata è concentrata in una superficie minore.

Per questo un ago penetra facilmente la pelle, e un chiodo un muro.
Forza/superficie.
Ma se un chiodo penetra facilmente un muro altrettanto non può fare uno stuzzicadenti.

Se con un martello colpisco un chiodo, essendo il chiodo di ferro ed avendo elevata densità il chiodo penetra il muro.
Se applico la stessa forza invece con il martello su di uno stuzzicadente, stessa energia cinetica quindi, si rompe lo stuzzicadente, poiché ha densità e resistenza minore.

Tutti i materiali hanno dei punti di rottura, determinati dalla quantità di pressione che possono reggere.
L’alluminio non è un materiale dalla elevata resistenza a pressione, mentre l’acciaio è tra i più resistenti.
Ciò significa che quando due superfici identiche di allumino e acciaio “si scontrano” ed una delle due possiede energia cinetica l’alluminio si accartoccia su se stesso.

Il boeing avendo il muso affusolato trasmette inizialmente però una grande forza concentrata in una superficie minima, il che significa una grande pressione (tremendous pression)
Inoltre la superficie colpita non era compatta, ma era composta da colonne isolate, che però nel complesso formavano un reticolo alquanto denso.

Quindi, sperando di non aver scritto troppe imprecisioni (ogni correzione sarà ben accetta, l'esame di scienza delle costruzioni l'ho passato con 23 e facevo salti di gioia...), i fattori in gioco sono

1-energia cinetica
2-pressione
3-densità dei materiali in questione

Quindi calcolare lo sforzo di taglio delle colonne d’acciao per capire se il punto di rottura è stato superato.

Dal mio punto di vista la questione presenta dei punti che suscitano interrogativi, e continuo a ritenere innaturale il comportamento degli aerei nel colpire gli edifici.
Oltre le colonne infatti vengono tagliate anche le solette, che dovrebbero comportarsi nei confronti degli aerei come dei coltelli che segano una bistecca, sempre per i motivi di cui sopra, densità dei materiali, pressione esercitata.

Detto questo, il mio personale approccio è quello di fronte ad un rebus da risolvere.
Credo che in questo sito si sia dimostrato abbondantemente che la versione ufficiale fa acqua da tutte le parti.
La “teoria no plane” dal mio punto di vista è un di più, un qualcosa che nulla vieta di discutere tra di noi.

Blessed be

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