Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi

Inviato da  wells il 16/10/2007 17:31:12
Fin qui i dati riscontrabili nei documenti che sono a disposizione (libri, giornali, tv ecc.) e mai contestati.
Poi sono comparsi i resoconti ufficiali, che smentiscono pressoché in blocco, come sappiamo, le dichiarazioni della Burnett, sulla base dei tabulati del traffico telefonico.
Agli atti del processo Moussaui, per la precisione Exhibit P200055, l’uso del cellulare sparisce, le telefonate da quattro diventano 3.
Tutte risultano fatte dai telefoni di bordo, secondo questa successione e questa durata:

– 9:30:32, 28 secondi;
– 9:37:53, 62 secondi;
– 9:44:23, 54 secondi.

Le prime due chiamate sono spostate in avanti di 3 minuti, rispetto agli orari annotati dalla Burnett.
L’ultima scompare del tutto.
Evidente che l’Fbi, incaricata delle indagini, non ha tenuto in nessun conto le dichiarazioni della Burnett, obliterandole dagli atti ufficiali.
Altrimenti bisognerebbe pensare che la Burnett usa una versione (airfone) per la polizia e un’altra (cellulare) per i giornali, i libri, le tv, il sito della sua fondazione, le centinaia di conferenze che ha fatto in giro per l’America.
Con le ovvie conseguenze per la sua serietà e la sua credibilità.
Ma non è così.
Allo stato delle cose, l’Fbi non ha affatto respinto le dichiarazioni della Burnett, come risulta dai verbali del processo Moussaui (April 11, 2006, 1:30 p.m.).
Vediamo come un agente dell’Fbi ha affrontato la relativa deposizione.

Q. The next caller, please. Would you tell us who that caller was.
A. Yes, sir, this is Thomas Burnett, Jr. Records, airphone records indicate that Mr. Burnett made three phone calls from rows 24 A, B, and C and 25 A, B, and C. However, Thomas's wife, Deena, reported that there may have been additional cell phone calls made to her.


La formula è interlocutoria, molto vaga: Deena Burnett «ha riferito che ci possono essere state altre telefonate, telefonate aggiuntive, fatte con il cellulare».
Una cosa che, di fatto, non significa niente.
Ma il giudice conclude positivamente: «So, she spoke to her husband repeatedly that day, is that correct?».
La risposta è «Yes, sir».
Si ammettono le telefonate fatte dal cellulare, ma non si parla del loro numero, né dell’orario.
Neppure ne risulta traccia nell’Exhibit P200055, che parla solo delle (presunte, e a quanto risulta mai prima reclamate dall’interessata) chiamate da airfone.
Ma questo è lo stile di tutto il processo.
Sommario, come magari meglio vedremo in seguito.

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