Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi

Inviato da  wells il 26/10/2007 1:31:31
sull'argomento telefonate ne sai più tu dell'FBI...

A giudicare dagli atti del processo [vedi sopra: #6, #7, #13], non ci vuole molto.

Riguardo poi alle telefonate: l'audio originale è quello che si sente in Loose change?

Del volo 93, che io ricordi, la sola registrazione è quella di un messaggio-audio lasciato da Cee Lyles al marito, e che il marito stesso, stranamente, risulta non aver mai ascoltato.
Delle altre, l’Fbi non ha rilasciato niente.
La ragione sarebbe quella di non turbare i parenti delle vittime.
Potrebbero rilasciare delle trascrizioni, visto che i parenti sono tranquillamente lasciati turbare dalle migliaia di trascrizioni apocrife, inesatte, mal ricostruite ecc. Magari finirebbe lo strazio.

Riguardo ai tre argomenti che hai citato sul perchè la Burnett non può aver sbagliato ne cito un altro:
4) Perchè è difficile che una persona si dimentichi dell'ultima volta che ha PARLATO COL PROPRIO MARITO...


Tanto più se ne prende nota. E in ogni caso l’opzione “era sotto stress” ha valore zero, ed è retrattile. Nel senso che la Burnett può aver ricevuto 44 telefonate e – sotto stress – averle dimenticate.
Ma di sicuro la Burnett è più attendibile dei tabulati telefonici ricostruiti dall’Fbi e presentati al processo. Tabulati provati come falsi in almeno un paio di casi.
Interrogato sulla questione, un debunker specializzato nella materia così ha risposto:

Domanda: Ti chiedo di spiegarmi la ragione per la quale una telefonata di cui si sostiene di conoscere il chiamante (Barbara Olson, da un aereo, via operator) e il chiamato (suo marito, da un ufficio del governo degli Stati Uniti), risulta fatta da sconosciuti a sconosciuti.

Risposta: Mi spiace, hai finito i gettoni da un pezzo e non facciamo più credito

Domanda: Ti chiedo di spiegarmi la ragione per la quale una telefonata di cui si sostiene di conoscere il chiamante (Barbara Olson, da un aereo, via operator) e il chiamato (suo marito, da un ufficio del governo degli Stati Uniti), risulta fatta da sconosciuti a sconosciuti.
2) Perché la telefonata di Beamer dura un’ora, con un telefono spento e un aereo schiantato? È oggetto del tuo articolo. Sottotitolo: Le telefonate rimaste "aperte" dopo la distruzione dell'aereo.
Mi faresti vedere il punto esatto in cui hai risposto?


Risposta: A te no. Tu hai finito i gettoni, te l'ho già detto.
Tutti gli altri lettori di questo blog potranno chiedermi qualsiasi delucidazione via mail , come ha già fatto qualcuno, ma a te non darò altre "soddisfazioni"


Che è l’epitome dell’approccio scientifico reclamato su quel sito.
Come dire:
“Ho scoperto la penicillina”.
“Ah sì, fammi vedere come fai”.
“No, a te no”.
Più che all’approccio scientifico, fa pensare ai bambini dell’asilo.

Un'altra cosa sulla quarta chiamata della Burnett: ma l'FBI non poteva controllare i tabulati in entrata di casa Burnett? Ho sentito dire che non si può a causa della privacy, ma se la Burnett fosse stata accondiscendente si sarebbe potuto consultarli, o almeno credo...

Questa, scusami, mi sembra una ingenuità.
Ti pare che l’Fbi si mette a produrre atti che potrebbero smentire sé stessa?
E in ogni caso da un confronto con la Burnett, l’Fbi uscirebbe sbriciolata.
Difatti si sono ben guardati dal contestare anche una sola sillaba di ciò che afferma la Burnett.
Tanto è vero che lei continua a rilasciare interviste, scrivere libri ecc, dove afferma: “mio marito mi ha chiamato 4 volte con il suo cellulare, e la prima volta è stata alle 9:27”. Quando, cioè, il dirottamento non era ancora avvenuto e l’aereo volava placidamente negli azzurri cieli d’America.

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