Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi

Inviato da  wells il 21/11/2007 22:24:42
Altri particolari.
Sia alle 9:27, sia alle 9:41 (orario delle due segnalazioni sul volo Delta 89 o 1989) l’aereo è fuori dal raggio di competenza del centro di Boston, che pure continua a inviare segnalazioni che riguardano l’aereo.
L’aereo, invece, dovrebbe essere nell’area di competenza di Cleveland, che non invia nessuna segnalazione.

USA – AIR ROUTE TRAFFIC CONTROL CENTER’S

Per Cleveland, così come per il pilota dell’aereo, tutto continua a essere regolare.
Questa è la seconda segnalazione (9:41), dopo che è stata trasmessa dal centro di Boston al NEADS:

9:40:57 ROUNTREE: Delta 89, that's the hijack. They think it's possible hijack.
DOOLEY: Fuck!
ROUNTREE: South of Cleveland. We have a code on him now.
DOOLEY: Good. Pick it up! Find it!
MALE TECH: Delta what?
ROUNTREE: Eight nine - a Boeing 767.
DOOLEY: Fuck, another one -
(da «Vanity Fair»).

Si parla ancora di Delta 89.
In realtà un volo Delta 89 (e non 1989), destinato a Las Vegas (e non a Los Angeles) esiste, ma è dato in partenza nel pomeriggio (alle 3) da New York e non ha nessuna ragione di trovarsi a quell’ora nei cieli dell’Ohio.
La spiegazione che viene fornita per tutti questi errori, lapsus, falsi allarmi, equivoci apparentemente inspiegabili, in genere è la confusione, l’essere colti di sorpresa e cose di questo genere.
Ma ce ne potrebbe essere un’altra, e la suggerisce l’autore dell’articolo in questione.
Colin Scoggins, l’operatore del centro di Boston che è la fonte di tutti quei falsi allarmi, che arrivano addirittura a provocare l’evacuazione della torre di controllo di Cleveland e poi l’atterraggio del Delta 1989 (o 89), è military liaison del Centro di Boston.
Fra i suoi compiti:

to coordinate paperwork and flight data for all military exercises within Boston center airspace (Hayley J. Davison and R. John Hansman, Identification of Communication and Coordination Issues in the U. S. Air Traffic Control System, June 2001, p. 40).

In conclusione, sia per la destinazione, sia per la situazione, sia per l’area di competenza, sia per le segnalazioni di dirottamento, si incrociano aerei che esistono e aerei che non esistono.
Come si collochi il volo 93 in questo scenario, è un mistero.
La sola spiegazione che la versione ufficiale è in grado di fornire è “la confusione di quelle ore”.
Curiosissimo, però, che venga chiesta ai cosiddetti complottisti una versione alternativa a una versione ufficiale già di per sé senza capo né coda.
Colin Scoggins stesso, comunque, ha marginalmente affrontato la questione su JREF, facendo anche un accenno piuttosto significativo all’operazione Vigilant Guardian, che potrebbe aver ritardato, a suo dire, nella prima fase, il lancio dei caccia che avrebbero dovuto intercettare il volo AA11, poi confuso con il volo 93 e altri, in un orario in cui già si era schiantato.

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