Re: Effetto 9/11

Inviato da  Nyko il 27/4/2011 16:46:20

11 Settembre 2001 & Schrodinger
Gli oggetti macroscopici sono sempre in stati ben definiti

"Nulla si può dire di così assurdo che qualche filosofo non l'abbia già detto."
Cicerone

L'esperienza ci insegna che la sovrapposizione non si realizza mai né in natura né in laboratorio. Gli oggetti macroscopici sono sempre in stati ben definiti. In altre parole, la sovrapposizione di due stati che descrivono configurazioni macroscopiche distinte (l'aereo invisibile e l'aereo che esplode) non si realizza mai: l'aereo deve essere o nello stato A (invisibile), oppure nello stato B (esploso). Lo stato quantistico che evolve unitariamente, o equivalentemente, non fornisce una rappresentazione completa dello stato di un oggetto. E' quindi impossibile ridurre la legge degli effetti di un esperimento alla legge dinamica di evoluzione unitaria dello stato.

Fu Schrodinger a scoprire questa impossibilità. Per chiarire questo punto, aveva ideato un esperimento mentale completamente analogo a quello che abbiamo appena descritto. Nell'esperimento mentale di Schrodinger, il mondo macroscopico è rappresentato da un gatto (l'edificio 2 del "World Trade Center"). L'animale viene messo in una stanza insieme ad una sorgente radioattiva (la controparte quantistica). La sorgente radioattiva è collegata ad una fiala di veleno gassoso da un marchingegno tale che, quando un nucleo radioattivo decade, rompe la fiala ed il veleno ne esce ed uccide il gatto. In questo modo si amplifica su scala macroscopica (il gatto o l'edificio 2 del "World Trade Center") una sovrapposizione quantistica di oggetti microscopici (il nucleo che è in uno stato di sovrapposizione decaduto/non decaduto o il Boeing 767 che è in uno stato di invisibile/esploso). Schrodinger aveva ideato questo esperimento proprio per evidenziare il carattere paradossale delle situazioni che si vengono a creare quando si pretende che il vettore di stato fornisca una rappresentazione completa di sistemi fisici. In questo esempio mentale, l'evoluzione unitaria produce dopo un certo tempo lo stato finale


a|nucleo non decaduto>|gatto vivo>|Boeing invisibile + b|nucleo decaduto>|gatto morto>|Boeing esploso


Se questo è lo stato finale e se si assume che il vettore di stato fornisca una descrizione completa di quello che accade, il gatto (il Boeing 767) dovrebbe essere, alla fine dell'esperimento, in una sovrapposizione di vita e morte (invisibile ed esploso). Ma se apriamo la porta (se mandiamo avanti o in dietro di qualche frame) lo troveremo sempre in uno stato ben definito: o vivo o morto (o invisibile od esploso).Se si passa da gatti e Boeing 767 ad un qualunque apparato macroscopico di misura, la situazione, ovviamente, non cambia.

Riassumendo: la teoria basata soltanto sulla legge dinamica di evoluzione unitaria dello stato è incompleta, ed il "paradosso del gatto" (o "paradosso del Boeing 767") è semplicemente una reductio ad absurdum dell'ipotesi di completezza - gatti e Boeing 767 che ne risulterebbero non esistono nel mondo reale, mentre quelli che esistono nel mondo reale non possono essere descritti in maniera completa da una funzione d'onda che evolve unitariamente [1].

Note e Fonti:
[1]"La natura delle cose - Introduzione ai fondamenti e alla filosofia della fisica, di Valia Allori, Mauro Dorato, Federico Laudisa, Nino Zanghì, Carocci Editore, 307

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