Re: La grandiosa farsa di September Clues

Inviato da  Salva81 il 22/9/2011 16:44:17
Assolutamente.
L'insieme di materiale che è uscito dalla facciata nord della WTC2 non ha sfondato l'acciaio delle colonne perimetrali ma è uscito dalle intercapedini tra le colonne, ovvero laddove vi erano collocati i vetri. Difatti puoi notare nella foto precedentemente postata che non sono visibili fori di uscita analoghi a quelli di entrata con colonne divelte, ma solo detriti che sono rimasti bloccati dalle colonne, pertanto è logico concludere che ciò che esce, lo fa laddove non vi erano le colonne ovvero le finestre. Le colonne sono tutte al loro posto benché imbarcate in determinati punti e con la copertura in alluminio divelta. Per quanto riguarda la treiettoria delle masse penetranti all'interno della torre, la simulazione del NIST da te citata conclude che il velivolo non ha impattato su tutte le colonne di core, e sopratutto quella parte di fusoliera che non lo ha fatto è stata libera di percorrere indisturbata l'ala est fino al punto in cui è uscita dalla facciata nord, così come vediamo dal filmato precedentemente postato. Ciò che dici tu è invece compatibile con lo schianto sulla torre 1, in quanto la traiettoria di uscita delle masse penetranti era perpendicolare alle colonne di core, con la conseguenza che meno detriti sono difatti usciti dal lato opposto al punto di impatto.

In ultima battuta comprendere come la palla di fuoco ha raggiunto ciò che rimane della fusoliera e dei detriti è abbastanza logico ma complesso.

La combustione esplosiva del carburante è postuma alla forte decelerazione delle masse penetranti, pertanto la fase di espansione e di accelerazione sotto forma di palla di fuoco della combustione esplosiva, avviene nel momento in cui i detriti sono all'opposto in forte decelerazione, quindi si ha da un lato la "palla" di fuoco che si espande ed è in forte accelerazione verso la sua massima velocità, mentre ciò che rimane della fusoliera e i detriti al contrario sono già in fase di decelerazione, e nel momento in cui la velocità di spostamento della palla di fuoco diviene superiore a quella con cui si muovono i detriti, questi vengono superati.

Infine considera che la palla di fuoco non è altro che il carburante dell'aereo che brucia, le ali, nel momento in cui hanno incontrato le colonne perimetrali, hanno si avuto la forza di tranciare in parte le colonne perimetrali, (proprio all'altezza dei serbatoi dove la massa era maggiore) ma è altresì immaginabile che le stesse ali si siano divelte liberando il carburante.
Nel momento dell'impatto, l'intera massa del velivolo ha subito una fortissima decelerazione, mentre il carburante una volta liberato dal suo contenitore (le ali) per via del fatto di essere liquido e non una massa unica come il resto del velivolo, subisce una decelerazione minore rispetto alle masse penetranti solide, ha potuto quindi spostarsi nello spazio con velocità maggiore, incendiandosi e quindi innescando una nuova accelerazione del fluido incendiato, accelerazione che è parallela alla decelerazione delle masse penetranti con la risultante di raggiungere le masse in uscita.

Immagina un carrello scoperto tipo quelli da miniera, con dentro un catino di acqua che sbatte ad alta velocità contro una cancellata, mentre le parti solide del carrello decelerano contro la cancellata e la travolgono, l'acqua è soggetta ad una decelarazione minore primo perché non fa parte della massa del carrello, secondo perché offrendo una superficie di attrito inferiore alla cancellata si creano quelle condizioni che permettono l'acqua di superare il carrello stesso.

Applica lo stesso concetto ad un carburante, e immagina quindi che questo carburante venga liberato in seguito ad un urto del carrello, la massa solida del carrello è in fase di decelerazione, il carburante viene liberato ma in quanto liquido offre una superficie di attrito inferiore della lamiera del carrello che prosegue la sua corsa, così come il carburante.
In questo momento abbiamo la massa solida che è in decelerazione maggiore di quella liquida, si innesca un incendio e la combustione esplosiva che ne consegue genera una nuova forza di accelerazione che spinge i fluidi incendiati, accelerazione maggiore rispetto alle masse del carrello che sono al contrario in fase di decelerazione, è logico quindi suppore che l'eventuale pezzo di lamiera di carrello o di cancellata venga sopraggiunto dalla combustione esplosiva.

Prova ad applicare gli stessi principi logici all'aereo e al carburante e prova ad immaginare come i due reagiscono diversamente agli attriti successivi all'impatto.

Questa è la mia conclusione logica, ovvero, ciò che io concludo per spiegare il tuo quesito e non ha la pretesa di essere "la verità" consideralo in questa ottica.

Non ho invece compreso l'affermazione sulla foto del wtc5.

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