Re: Assicurazione WTC

Inviato da  Salva81 il 21/11/2013 11:55:00
@FABRIUGO

Le assicurazioni hanno pagato come ti è già stato fatto notare, per questioni di convenienza.

Poi subentra il discorso politico, che va preso in considerazione, e anche quello ti è già stato indicato.

Per quanto riguarda il primo caso, come gli istituti bancari, anche le assicurazioni fanno delle analisi del rischio, le quali contemplano il costo VIVO di una determinata situazione.

Ad esempio, parlando di istituti bancari, se mi svaligiano una filiale, o un bancomat quanti soldi perdo?
mettiamo 500.000€.

Cosa mi costa implementare un sistema di allarme con telecamere e centralino di chiamata alla polizia?
100.000€

Ok mi conviene.
Se invece mi costasse 800.000€?
Non converrebbe, perché ciò che proteggo vale meno, quindi accetto il rischio di perdere 500k anziché 800 e non installo nessun sistema di sicurezza.
Insomma costa meno venir svaligiato che impedirlo.

Con lo stesso principio ma ovviamente con indicatori differenti e con una moltitudine di fattori in più, anche le assicurazioni, valutano il rischio.

E' altamente probabile che sulla base di quanto già analizzato in precedenza, si siano fatti due conti ed abbiano deciso che saldare Silverstein fosse più conveniente, poiché se si fossero spinti a mettere in piedi tutte quelle operazioni atte a dimostrare l'intenzionalità e il dolo negli eventi del 9/11, i costi sarebbero stati maggiori e non solo, qui si intreccia anche il discorso politico, se io assicuratore, sia agendo in autonomia che per conto di tutti gli altri 21 o in parte, avessi contestato pubblicamente e apertamente un evento che in via ufficiale non viene contestato da nessuno, sarei andato quasi certamente a rovinare la mia immagine da un punto di vista aziendale.

Il danno all'immagine viene anch'esso quantificato in termini economici dagli analisti dell'azienda.
Questo danno va quindi a cumularsi al danno economico del rimborso e quindi va a confrontarsi nel gioco della convenienza, e volendo fare una metafora anche se avessero vinto la battaglia (non rimborsando Silverstein) è altamente probabile che tale vittoria li avrebbe portati alla sconfitta finale, con il fallimento dell'azienda.

Queste sono considerazioni che ti sono già state fatte e non vedo che cosa ci sia di poco chiaro o di oscuro.

Un azienda guarda agli utili, tutto ciò che mette in pericolo la sua sopravvivenza viene messo in secondo piano, non sono privati cittadini che vogliono sapere la verità, sono un insieme di individui che formano un consiglio di amministrazione che vogliono continuare a sopravvivere a qualsiasi costo.

Ti è stato fatto notare anche che tale sistema è parte di un mondo voluto da un élite di potere strettamente legata agli ambienti dell'alta finanza, che hanno speculato e mangiato da quegli eventi, quindi non solo siamo di fronte ad un mero calcolo di convenienza, ma siamo di fronte ad una serie di decisione prese con l'intento di non minare la stabilità di questo sistema, perché loro (le assicurazioni) ne fanno parte.

E contestare apertamente gli eventi del 9-11 sarebbe proprio l'opposto.

Non si tratta quindi di complicità diretta ma di complicità indiretta, poiché sono consapevoli di cosa occorre fare per mantenere in piedi l'ecosistema sul quale vivono.

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