Re: Critica definitiva a chi crede allesistenza degli alieni (o meglio alla versione complottistica

Inviato da  Det.Conan il 27/1/2007 12:10:47
Qualche dato:

I dati ricavati dagli avvistamenti di oggetti volanti non identificati evidenziano come questi ultimi presentino caratteristiche sia morfologiche che funzionali completamente diverse dai velivoli progettati dall'uomo.

FORMA:

1)Disco appiattito con convessità superiore.
2)Disco appiattito biconvesso.
3)Struttura cupoliforme emisferica poggiante su tronco di cono appiattito; dalla superficie inferiore sporgono piccole strutture a cuscinetto (UFO Adamskiano).
4)Disco biconvesso sormontato da cupola centrale o eccentrica.
5)Fuso allungato, talvolta cilindrico, definito "sigaro" (altro modello Adamskiano).
6)Triangolo appiattito con luci ai tre vertici.
7)Oggetto ovale con margini arrotondati.
8)Tronco di cono appiattito con prevalenza della larghezza rispetto all'altezza.
9)Sfera luminescente.
10)Oggetto a "cappello", con struttura cupoliforme, cilindrica o tronco-conica, molto appiattita, che poggia su base piatta.
11)Doppio cono appiattito con vertici arrotondati (UFO a "trottola").

Fatta eccezione per il modello triangolare e per quello sigariforme, gli oggetti elencati sembrano possedere caratteristiche aerodinamiche del tutto differenti da quelle terrestri in quanto il volo si basa sull'azione fendente effettuata dai margini di una struttura piatta, oppure da una superficie arrotondata, sferica o emisferica.
L'intera aerodinamica messa a punto dall'uomo usa strutture di tipo penetrativo, con forti componenti di "portanza". Gli unici UFO che sembrano ricalcare questo schema sono quelli sigariformi e, parzialmente, quelli triangolari; per tutti gli altri sembra esservi stato un modello del tutto diverso da quello umano.

CARATTERISTICHE:

1)assoluta silenziosità, talvolta interrotta solo da un lieve ronzio.
2)traiettorie rettilinee, spesso a zig-zag.
inversioni brusche di senso e direzione, senza parabole di curvatura.
3)repentine accelerazioni a "scatto", con passaggi immediati da stati di fermo o bassa velocità a stati di impennamento a velocità elevate calcolate intorno ai 3.000 km orari e oltre.
4)effetti di tipo elettromagnetico con disturbi radio e black-out elettrici in prossimità dell'UFO, specie se questo viaggia a bassa quota.
5)caduta dall'oggetto di fiocchi di bambagia silicea.
6)presenza di alone ionizzato intorno all'oggetto, maggiormente visibile nelle ore notturne

Questi fenomeni non sono ascrivibili a velivoli dotati di propulsione getto-sostentata, comunemente in uso sulla Terra, né risulta che l'uomo abbia raggiunto livelli tecnologici tali da permettergli la costruzione di oggetti simili; per cui essi vengono considerati velivoli di origine sconosciuta.

L'ipotesi che gli UFO siano aviogetti sperimentali costruiti dalle superpotenze può avere un valore limitato. È certamente possibile che vi siano dei prototipi basati su tecnologie nuove; tuttavia ciò non appare sufficiente a spiegare la mole di avvistamenti.

IPOTESI FUNZIONAMENTO:

1)Il primo punto è rappresentato dalla assoluta silenziosità. Gli UFO non fanno rumore e non hanno getti di scarico; ciò fa pensare che non si servano di motori che richiederebbero comunque ugelli di scarico dei gas combusti.
2)Il secondo punto a sostegno di tale tesi parte dalle caratteristiche di virata che non potrebbero essere tali se l'oggetto disponesse di un motore di tipo terrestre. In questo caso, infatti, ogni variazione di traiettoria richiederebbe una curvatura che, per stretta che sia, non potrebbe comunque arrivare ad un angolo retto, né tantomeno acuto.
3)L'aspetto successivo è rappresentato dall'alone di ionizzazione: induce a pensare ad un sistema propulsivo che abbia nello strato superficiale dello scafo il suo punto di forza.
4)Altro aspetto importante sta nei fenomeni fisici indotti, caratteristiche conseguenze della presenza di una struttura con forte carica elettromagnetica.

In pratica. l'UFO vola non solo fendendo l'aria, ma formando intorno a sé un vuoto che deriva dalla ionizzazione e che isola l'oggetto dal campo magnetico terrestre, creando un microspazio dotato di un sistema autonomo di gravitazione.

citerò, in particolare, il caso di un oggetto fusiforme filmato a Napoli nel settembre 1998. L'oggetto seguiva una traiettoria rettilinea verso il suolo, inclinato di 45 gradi rispetto al piano dell'orizzonte, ed in quella fase appariva di color giallo lucente. Improvvisamente l'UFO si bloccò, rimanendo sospeso a mezz'aria, per poi invertire bruscamente direzione ed impennarsi verso l'alto, seguendo la stessa traiettoria di caduta. Circa due secondi prima la videocamera aveva ripreso un fenomeno estremamente singolare: nell'ambito della struttura luminescente si notava un punto assai più luminoso, tendente al bianco, che ha attraversato praticamente l'UFO in lunghezza, spostandosi dal polo inferiore rivolto verso il basso, a quello superiore. Subito dopo l'oggetto si impennò verso l'alto, come se nel suo spostamento la zona iperluminescente avesse mutato la trazione.
La tesi di uno scafo a struttura destabilizzabile pone molti problemi teorici. Se da un lato è possibile creare una struttura simile, dall'altro vi è il problema insuperato della reversibilità. Una volta destabilizzata, una struttura non ritorna all'assetto precedente. Ciò non risulta essere valido per gli UFO che sembrano possedere uno scafo le cui componenti atomiche sono capaci di disgregarsi e riaggregarsi di continuo, secondo un principio completamente ignoto alla nostra fisica. Non ci è di aiuto particolare la presunta composizione elementare dello scafo stesso, ricavata da residui lasciati nel terreno da UFO.
Le analisi rivelarono la presenza di vari minerali in proporzioni che non si dimostrarono allineate con i nostri metodi di confezione di leghe metalliche ad alto rendimento.

I dati emersi, pur nella loro solo parziale attendibilità, rivelarono la presenza dei seguenti elementi:

1)Silicio, normalmente usato come rivestimento.
2)Magnesio, elemento peraltro coinvolto nella conduzione di impulsi bioelettrici nelle strutture terrestri.
3)Cadmio, elemento usato come assorbente di radiazioni nucleari.
4)Itterbio, metallo raro, pochissimo usato sulla Terra.
5)Abbiamo poi altri elementi incostanti come manganese, calcio e stronzio.

Di per sé questi elementi non forniscono alcuna spiegazione a suffragio dell'ipotesi descritta,ma appare suggestiva la possibilità che il principio su cui si basa la composizione dello scafo sia del tutto diverso da quelli noti al genere umano.

Roberto Pinotti

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