invisibile ha scritto:
alroc
Su Malanga non ci capiamo proprio. Forse è colpa mia, non so...
Io Malanga lo conosco poco o niente.
Però sono sicuro di una cosa: una persona che dimostra superficialità nella conoscenza delle pratiche spirituali (come ti ho detto per la tecnica dei colori), e che usa una sua teoria per spiegare ai suoi "pazienti" di cosa soffrono, non mi ispira nessuna fiducia.
E sempre come la storia del tizio che ti sta sul piede: se vuoi aiutare una persona con quel problema basta spigargli come spingere.
Tutto il resto è una rivisitazione in chiave personale di antichissime conoscenze che sono già complete, che non hanno nessun bisogno di essere "migliorate".
Vedo un grande ego all'opera e quando vedo una cosa simile giro alla larga.
Inoltre un grande ego che "tocca" la sfera spirituale è molto pericoloso per chi si avvicina bisognoso di aiuto. Il fatto che lui non ci guadagni è senz'altro una cosa lodevole, ma può anche non significare niente.
Le persone fanno le cose più strane per i motivi più assurdi, a volte.
Il fatto di basare il proprio lavoro su di una teoria (ologramma) ed applicarlo alle persone, per me è inaccettabile.
Considerando che questo tipo di aiuto esiste da millenni, in varie "versioni" (taoismo, buddismo, etc), e FUNZIONA, non vedo nessun bisogno di crearne uno nuovo percorso PER GLI ALTRI. Per se stessi ognuno fa come gli pare. Anche inventare teorie è assolutamente legittimo, ma fare visualizzare una stanza e in base ai colori che uno vede trarre delle conclusioni del tipo che lui ne trae, è infantile e molto superficiale. Non si può ignorare come funziona la mente e 'l'ego nelle visualizzazioni interiori, che influenza e che peso abbiano, e pare che lui lo faccia con molta leggerezza.
Ripeto, potrei sbagliare.
ma da quello che vedo non posso dargli nessun credito.
Mi baso sulla mia esperienza, per prendere questa posizione, non su idee o teorie.
Io ti dico tutto questo perché ho visto troppe persone perdersi, magari perché affascinate da qualcuno, da una idea, una teoria. E se una teoria dice che il mondo non esiste è un'ottima candidata per diventare uno strumento con cui le persone possono perdersi.
Perché il leggero sale e il pesante scende. Sempre.
Chi lo dimentica si sta già perdendo.
Ciao
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