Re: Corrado Malanga

Inviato da  alroc il 17/12/2013 19:47:08
Allora....da dove comincio?

Partiamo da un primo e fondamentale elemento della ricerca scientifica che riguarda la ripetibilità di un esperimento. Se una teoria è valida essa è confermata dai risultati sempre uguali dei suoi esperimenti.

La stanza mentale viene vista da tutti i soggetti con le medesime caratteristiche. Le lampadine si presentano, per colore e posizione, con le stesse caratteristiche in tutti i soggetti non addotti esaminati.

Se invece i soggetti in esame sono addotti, la posizione e il colore delle lampadine sarà diversa rispetto ai soggetti "normali".

La struttura geometrica corrisponde a due assi o piani cartesiani che si intersecano perpendicolarmente, dando luogo a otto ottanti.




Questi ottanti sono ciascuno un universo, uno per ogni quadrante, quindi otto universi. Noi ci troviamo in quello in basso a destra, il nostro antiverso è invece quello in alto a sinistra. Ogni universo ha un suo antiverso corrispondente, il punto di "contatto" tra tutti e gli otto universi gli universi è il punto di incrocio degli assi, il pallino giallo dell'immagine che ho postato.

Quel punto è importante perché è lì che risiede la coscienza. La coscienza non si trova in nessuno degli universi, lei è al "centro" cioè in un non luogo perché centro ed è semplicemente uno snodo tra tutti e gli otto universi.

Ma non è finita qui, il modulo che ti ho descritto, gli ottanti, è un frattale che dà luogo a ottanti più "grandi" o più "piccoli". Il modulo che ti ho descritto diventa un ottavo di un modulo più grande, l'ottante successivo sarà un ottavo di un modulo ancora più grande, etc.

Le lampadine del TCT cambiano colore quando subiscono una interferenza dal proprio antiverso. Il nostro ha base rosso-verde-blu, mentre l'antiverso corrispondente ha base ciano-magenta-giallo. Quando un soggetto subisce interferenza i colori delle lampadine non sono rosso-verde-blu, ma i colori ciano-magenta-giallo. Questi non sono veri e propri colori, ma un modo chiamato cromodinamica quantistica per differenziare i Quark.

In ogni caso dovresti leggere qualcosa di Malanga per approfondire sul serio il tuo giudizio sul suo lavoro. Capisco che hai annullato la mente, ti invidio, io non posso permettermelo perché ne ho bisogno per vivere e per far vivere decentemente chi dipende da me. Mi piacerebbe poter scordare tutto e andare a lavoro con le pantofole , ma non si può.



L'universo olografico presuppone che il tutto sia uno. Nel senso che se vuoi dividere un fiore nell'ologramma non lo puoi fare, perché se provi a farlo, apparirà un fiore più piccolo, non un fiore diviso nelle sue parti. Gli ottanti, se li dividi, danno solo luogo a ottanti più piccoli, perché "ogni cosa è uno"

L'ologramma è una realtà in cui tutto ciò che apparentemente sembra ampio, complesso e classificabile in varie parti, è in realtà un'illusione.

Tutto ciò che osserviamo è solo l'estensione di noi stessi, perché ciò che osserviamo siamo sempre noi, cioè coscienza.

Coscienza e l'oggetto dell'osservazione (ologramma) sono la stessa cosa, sembrano apparentemente distinti, ma in realtà sono posti solo in "luoghi", cioè punti di vista, differenti. Un osservatore è dentro l'ologramma, l'altro fuori da esso, ma sempre la stessa cosa.

Se colui che dentro l'ologramma è anche la coscienza, quando osserverà "se stesso" nella stanza del TCTDF, osserverà gli elementi base con cui è costruito l'ologramma.

Nella simulazione mentale, non è la mente che osserva, ma la coscienza. La coscienza osserva se stessa usando un corpo biologico immerso nell'universo olografico che essa stessa ha creato. Solo con questo punto di vista può osservare "diffenenziandosi" da se stessa artificiosamente per capire. Da sola non può autosservarsi ed ha escogitato questo espediente.

La mente come lettore di ologrammi è una teoria che affermano i più illustri studiosi del nostro tempo, Malanga ha solo ripreso queste teorie perché spiegavano i fenomeni delle abductions. Ma poi ha scoperto che c'era molto altro e, man mano che le sue ricerche procedevano, trovava sempre più correlazioni con la fisica quantistica.

Credo che la mente sia limitata, perché tende a dividere, ma essa può essere "aperta" e scardinata dalla sua chiusura per accedere a nuovi "mondi". Per giungere ad altri approdi cognitivi bisognerebbe prima essere capaci di concepirli con la mente.

L'assunto principale è che esiste molto altro, ma non riusciremo mai a comprenderlo, se non riusciremo a concepire nuove prospettive.

L'annullamento del duale è una nuova prospettiva che andrebbe considerata.

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