Re: Corrado Malanga

Inviato da  alroc il 7/1/2014 18:30:47
@ Perspicace,
ti rigrazio per la risposta che ho letto con attenzione. Non ci conosciamo e quindi dai discorsi che faccio ti sembrerò un'invasata spiritualista, ma sappi che avevo un apprioccio piuttosto meccanicistico della vita, ero pieroangeliana e vivevo tranquilla nel beato mondo della pillola azzurra (film "Matrix").

Poi ho "ingoiato la pillola rossa" e da lì tutto è cambiato.


Ciò che sembra solo materia consistente, solida e misurabile è in realtà uno degli innumerevoli aspetti della materia stessa, perché essa si presenta in infiniti "stati". Nell'approccio meccanicistico si arriva fino a un certo punto, perché possiamo osservare con uno spettro (ultravioletto-infrarosso) limitato. Molte delle cose che osserviamo esulano dalla portata dei cinque sensi ed è lì che bisogna indagare, non perché sia spirituale, ma al contrario perché è oltremodo evidente che la realtà è molto più vasta e piena di sorprese, se ci si sposta un po' dalle convinzioni che ci hanno inculcato fino ad ora.

Ti faccio un esempio banale. Vai in un bosco, abbracci un albero e svuoti la mente, potrai sperimentare quella comunicazione che esiste tra gli esseri viventi vegetali. La mente tenderà a "distrarti", ti domanderai: quanto sarà grosso questo tronco? che albero è? quanto è vecchio?

Questa attività mentale è un "distrattore" che non consente al tuo lato più profondo di mettere in relazione, in uno stesso momento, l'atto in sè (l'abbracciare l'albero) e le sensazioni che provi.
Quando abbracci l'albero e svuoti i pensieri, avverti subito una tangibile sensazione di benessere, perché?
Molti banalmente rispondono: "Perchè sei immersa nel verde".

In realtà "il verde" non è il motivo del benessere è la comunicazione che avviene a migliorare l'umore. Gli alberi, le piante trasmettono, siamo noi che non riusciamo a sentirli bene, perché siamo lontani ormai da questo tipo di scambio consapevole.
Le piante possono essere percepite come sensazione di benessere perché hanno una funzione ben precisa e non è solo quella di produrre ossigeno. Se fosse solo quello, dovremmo stare bene anche respirando ossigeno tramite una mascherina, ma non è così. C'è molto altro e va osservato senza scetticismo, perchè lo scetticismo su certi argomenti è esso stesso frutto di quell'educazione meccanicistica in cui siamo cresciuti. Non nego il meccanicismo, ma ad esso va unita quella parte intuitiva dell'intelletto che è stata messa da parte da tempo in occidente.

Ti ho citato Penrose, ma non mi hai risposto su quel punto. Esistono scienziati d'avanguardia che hanno capito da tempo che bisogna cambiare paradigma, ma essi sono avversati dagli scientisti i quali sono rigidi nel loro modo di concepire la ricerca.

Bohm era contemporaneo di Einstein, ma solo adesso si comincia a capire la portata delle sue teorie. Un fisico come J. Barbour ne "La fine del tempo", ha avanzato l'ipotesi che il tempo non esiste. In realtà, molte delle cose che diamo per scontate sono solo convinzioni obsolete e molti scienziati cominciano a convergere su nuove frontiere di indagine in questo senso.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=75&topic_id=7119&post_id=249288