Re: La Fine degli Antichi Astronauti

Inviato da  ahmbar il 25/9/2013 13:37:08
... la presenza di esseri umani culturalmente evoluti migliaia di anni prima di quanto si credeva prima del sito curdo e' una realta' dimostrata


Polaris
Dov'è la dimostrazione?

Ti ho inserito due volte il link di Gobekli Tepe, se non conosci il sito curdo (e la tua frase dimostra che e' cosi') non hai sufficienti informazioni, che ti portano a scrivere cio' che hai scritto

I reperti trovati a Gobekli Tepe sono stati datati col radiocarbonio, piu' di uno e piu' volte, ed il responso e' sempre stato : !0500AC
Quando non avrebbero dovuto esistere altro che "cacciatori/raccoglitori abbiamo invece le prove di popolazioni umane che conoscevano la logistica, l'ingegneria, la matematica, la lavorazione dei materiali, l'astronomia e tante altre scienze assolutamente fuori contesto che sarebbero apparse ufficialmente solo migliaia e migliaia di anni dopo


Ora mi guardo la parte "Vimana", nel frattempo ti propongo alcuni esempi di ritrovamenti del passato e lascio a te ed ai lettori il giudizio se anche queste possano essere considerate "dimostrazioni"




Questi oggetti ritrovati in Colombia sono stati definiti "pappagalli stilizzati"
Niente becco (non mi risulta esista un solo uccello che ne sia privo) e presenza del timone di coda (non mi risulta esista un solo uccello che ne sia provvisto) ed ali poste sotto il corpo (non mi risulta esista un solo esempio vivente in natura[/i]


Gli autori hanno deciso tutti di comportarsi come tanti Picasso, stravolgendo la conformazione naturale degli uccelli o, come a me appare molto piu' semplice e probabile, si sono ispirati a modelli veri e funzionali?

Secondo gli esiti degli esami effettuati da ingegneri aeronautici, questi oggetti hanno mostrato di possedere l'aerodinamica adatta al volo.

Nel 1994 i tedeschi Algund Eenboom, Peter Belting e Conrad Lübbers realizzarono dei modelli in scala dei reperti e conclusero che alcune caratteristiche (quale ad esempio la posizione delle ali) non erano compatibili con la rappresentazione di un insetto o, tantomeno, di un uccello, bensì di un velivolo a motore supersonico (come lo Space Shuttle o il Concorde)
L' ingegnere tedesco J.A. Ulrich, pilota di jet, dedusse che l' artefatto riproduceva in maniera decisamente singolare un caccia a reazione SAAB F-104, appena entrato, a quei tempi, in dotazione all' aeronautica svedese.











Questo invece e' un ritrovamento egiziano, anche lui ovviamente definito un volatile, stranamente simile ai ritrovamenti aldila' del mare
Il tenente Peter Belting, in seguito, volle testare il volo di una di queste miniature, ne realizzo’ una in scala 1:16 con materiale di schiuma e lo doto’ di un motore elettrico e radiocomando.
Le prove eseguite sul modellino hanno dimostrato che si trattava di un aereo manovrabile e dotato di un' eccellente stabilità nel volo a vela.



dopo il volo il modellino ha effettuato un perfetto atterraggio, dimostrando ulteriormente le inequivocabili fonti ingegneristiche da cui gli artisti si sono ispirati



Anche gli spagnoli Romàn Molla, Justo Miranda e Paula Mercado hanno ricostruito modelli in scala di questi piccoli monili, sottoponendoli alle prove nella galleria del vento ed a programmi di simulazioni di volo, confermando che le miniature erano perfettamente aerodinamiche ed adatte al volo.








questo e' "l'uccello di Saqqara", ennesimo esempio di volatile provvisto di timone stabilizzatore

Nel 2006 il reperto e’ stato esaminato dall’ esperto di aviazione ed aerodinamica Simon Sanderson, che ne ha in seguito ricostruito un modello per esaminarlo nella galleria del vento.
Il risultato del test e’ stato che il presunto uccello e’, in realta’, un sofisticato aliante, che riporta nella costruzione progetti utilizzati anche oggi.

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