in questo periodo di turbamenti e restrizioni personali e collettive è già un grande risultato riuscire ad abbozzare certe tematiche.
Approfondirle sarebbe il logico passo successivo ma, almeno per quel che mi riguarda, oggi mi richiede più tempo rispetto a un recente passato.
Rispondo alla tua domanda: io ritengo che forma e sostanza siano tra loro contrapposte (hai ragione, da come mi ero espresso sembrava che entrambe fossero contrapposte a qualcos'altro).
Senza scendere in particolari che attualmente non riuscirei ad esporre degnamente, l'11/9 ne è un esempio eclatante: ciò che apparve è radicalmente diverso da quel che la ragione ci fa intendere.
Preciso una cosa: queste mie anomale (o pure perverse a seconda dei punti di vista) considerazioni non sono fini a se stesse, puntano invece a dare il giusto risalto alla componente psicologica che coloro che ordirono questo Grande Inganno curarono a livelli difficilmente comprensibili ed eguagliabili.
Chiudo buttando là una battuta provocatoria: e se la dinamica degli eventi, che per chi si sforza di usare la ragione sembra raffazzonata e in alcuni punti dilettantistica, fosse stata pianificata invece ESATTAMENTE in quel modo proprio per ottenere uno specifico effetto nel divulgarla alle masse?
"Nel torbido si pesca meglio" per me è il proverbio più azzeccato in assoluto.
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