Grazie Massimo, per l'impegno.
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Detesto a priori una cosa che in parallelo, al fatto che, come dici tu, dagli anni "90 ... assistiamo alla decadenza; alla degenerazione. Ed è vero. Sono convergenti queste linee filosofiche di Tarantino fino ad inquinare il percorso artistico? Quindi la domanda è, in questo tipo di confronto, se il Cinema di Tarantino sia o meno manifestazione di questa degenerazione.
Io credo che tu sappia benissimo che nel momento in cui un paradigma funzioni relativamente all'esigenza per cui esso dimostra la sua funzionalità, tutto quel che ne sposta le prospettive potrebbe essere considerata un offesa. E anche qui la domanda è sempre la stessa, in altra forma: il Cinema di Tarantino sta offendendo l'Arte cinematografica? ..poiché di questo si parla. Inutile girarci intorno, giusto? Giusto. Aprendo una piccola parentesi - non mi abbasso nemmeno a considerare l'offesa nei confronti di altri autori, che a volte è stata palesata. Credo che lo stilismo "Tarantino" può, e deve, essere messo alla sbarra nei confronti del Cinema e non di altri autori. Questo per dare quella che è la prospettiva da cui parto.
Oscar Wilde diceva che l'Arte è completamente inutile e anche io lo sostengo, ma proprio nell'ottica consapevole per quanto la stessa mi coinvolge e sublima il nostro percorso esistenziale. Quindi dire che sia "inutile" è un concetto che và ben al di là del disfattismo. Lo dico appunto nella certezza che di fronte alla PIETA' di Michelangelo mi inginocchio e chino il capo.
Sappiamo che l'arte apollinea, a proposito della Pietà, ha una presa ben diversa sul nostro inconscio. Dalla Tragedia Greca in poi si è cominciata una visione nuova con
l'ebbrezza e la danza vitale di quanto di Dionisiaco cominciava ad essere espresso. Il cinema, naturalmente (nella pura accezione del termine), "cade" perfettamente in questa malattia, essendo esso stesso una trasfigurazione della nostra intimità; della nostra emotività e, purtroppo, delle ideologie... (quando và a puttane)
Io non posso, poiché lo ritengo naturale, approcciarmi a una visione artistica intesa come e sempre manifestazione a "prescindere" da quel che noi siamo. Nella nostra storia moderna si stanno maturando nuovi paradigmi che naturalmente sono il compimento di una naturale MORTE: quella del cinema, che attraverso un uomo che non esiste più, ha chiuso il suo cerchio.
C'è una cosa che tutti quanti non vogliamo seriamente più confrontare nell'arte: il respiro di un amore verso l'arte. C'è chi ne è capace e chi no di trasporlo. E qui entro in campo con la mia opinione, personalissima, e ci tengo a difenderla in nome del fatto che, bontà tua credermi, da bambino la valuto attentamente da quando King Kong mi apparì in una sala Buia del "76
..e io ti domando: quel bambino che ne rimase affascinato, ha imparato ad apprezzare Bergman, Truffault, Chaplin, Keaton; che ha imparato a non farsi impressionare soltanto, ma a comprendere gli strali della nostra fantasia che vengono sospinti dall'arte cinematografica, ha smesso di essere innocente? può darsi, ed è qui che ho fatto nascere il Topic... qui, credo, il dubbio amletico per l'Arte.
Tu stesso lo dici, di come, già arrivato a Pulp Fiction, ti sei ammorbato le palle con Tarantino... Ma non posso seguire un preciso e coerente filo logico nel tuo dire, quando sò benissimo che già il Jackie Brown si distaccava dalla voglia di fare cinema d'appoggio. Io amo chi ama il Cinema, e ancor di più chi lo mette in "moto" sullo schermo: è un dono, non è una degenerazione. Mi pare anche ovvia la benda sugli occhi che non solo i detrattori, ma anche i sostenitori di Tarantino abbiano preferito mettere sulle capacità di mettere a misura i paradossi della nostra vita in personaggi che vengono diretti magistralmente.
L'ultimo caso, con Bastardi senza Gloria, INVECE rientra proprio nella decadenza a cui ti riferisci. Guardati solo i primi 20 minuti del capitolo iniziale (per fortuna non devo dirti di guardarla in lingua originale
) e capirai come lui ha svenduto l'opera: per come il film và verso l'epilogo. Peccato.
In bastardi senza gloria, lui tradisce la sua opera proprio quando al gruppo di vendicatori fa trascendere qualcosa che non è più surreale, ma proprio una invadenza PULP di merda.
Ti invito a leggere quello che ha riportato un critico che è nel Post
#77 ..poichè queste valutazioni, mettono in luce qualcosa che del Tarantinismo si è sottovalutato e in < Bastardi senza gloria > non ha saputo gestire, lì sì: forse un bisogno che lui ha cercato di dare allo spettatore che non ha compreso appieno la sua filosofia?... e
In - Bastardi senza gloria -, posso asserire di essere stato tradito come spettatore, questo sì. Parlare di MITO è troppo anche per me però. Questo termine lo avvicino, personalmente, solo a Bergman e Chaplin (slapstiks comprese, non solo i lungometraggi) e in parte al lavoro eccezionale che svolge Thomas Anderson: in primis con PUNCH DRUNK LOVE (anche se il MIO film è Magnolia).
Il linguaggio e la struttura insieme al discorso del << Metacinema >> non li considero in fattori Logici. Anche perché allora sarei quel critico intellettuale di merda di cui sono stato accusato: ma parlo proprio di quel percorso emozionale che ha una struttura artistica e dovremmo anche domandarci perché pochi riescono a farla ri-vivere e quali ne sono le ragioni. O vogliamo far finta di niente sugli strascichi che ha lasciato questo stracazzo di PULP che mi ha nauseato, in una serie di prodotti che veramente scimmiottano il Cinema senza amarlo? ... o vogliamo veramente negarci che nell'apoteosi della nostra modernità, un barlume di speranza si possa veramente accendere nel raccontarci quel che il cinema è stato? questo per me è il << metacinema >>.
Attraverso le tue parole, non mi farò, perché mi sono
GIA fatto carico di RI-CRITICARE la mia Visione sul Cinema e non solo sul Cinema di Tarantino: spero tu ne sia un po' orgoglioso... Lo dico seriamente. Ovviamente deve esserci il tempo per una dolce ruminazione.
..spero anche che dopo questa bagarre, almeno, dico almeno, si sia compreso che il titolo che ho dato al TOPIC << Tarantino, cinema & metavita >> si capisca che non sia un gioco ad effetto. Ci ho messo il cuore. E nel cinema di Tarantino ci vedo Cuore.