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redna |
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Re: La Storicità di Gesù Cristo | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
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Citazione: Spiderman ha scritto: Citazione: Spiderman ha scritto:
Cosa ci ho trovato io? Nulla che sia in tema del forum, ovviamente parlo degli scritti e non della storicità del documento, come già detto.
Anzi, ragionandoci un po' su, mi vien da dire che il modo (tralasciando il messaggio), che ha quel vangelo di lanciare il messaggio, lo rende unico oltre che storico. Un modo, con argomenti che risultano sempre attuali, storico il testo ma attuale il messaggio, buono per tutte le epoche, un modo probabilmente unico, che, a mio avviso non dovrebbe lasciar dubbi sull'esistenza di Gesù. Solo un personaggio di quel "calibro" poteva parlare in quel modo.
Se ho divagato me ne scuso, spero però, che questo possa essere, magari, di aiuto a Merio che cercava prove.
in realtà anche il vangelo di Filippo non si discosta di molto da quello di Tommaso con l'aggiunta di fatti della vita di Cristo omessi dai vangeli canonici. Non saprei dire se il vangelo di Tommaso è storico e soprattutto in che punto di quel vangelo si riconosce una certa storicità. Considerato che il vangelo di Tommaso è un vangelo gnostico (come descritto nel mio post precedente) i detti riportati di Gesucristo potrebbero essere detti di personaggi di quel tempo e nulla più, fatti combaciare appositamente per sostenere la figura storica di Gesucristo. Hai ragione a dire che il testo è attuale e buono per tutte le epoche , questo significa anche per le epoche precedenti l'arrivo di Gesucristo.Il personaggio che parlava in quel modo non possiamo dire che era effettivamente Gesucristo, ma solo che ci hanno riportato che era Gesucristo. Questo indipendentemente dal fatto che Gesucristo sia esistito o meno. Oltretutto stiamo attenti alle traduzioni che sono state fatte nel corso dei tempi. Gli originali di tutti i vangeli hanno delle parti non traducibili oppure rovinate dal tempo, per non parlare di quelle manomesse. Arrivare a trovare gli originali di quegli scritto penso sia una cosa impossibile. PS- tu non divaghi dal tema del forum. Chi divaga sono altri che oltre di divagare sapendo di farlo e facendolo anche apposta vanno ad personam senza alcuna dignità e vergognosamente. ********* Cristo non poteva essere nato nella cittadina di Nazareth poiché la stessa fu edificata nel III secolo, quindi “Gesù di Nazareth” rappresenta una errata traduzione dell’originale greco: “Gesù il Nazareno”! Il “Nazareno”, termine che Lo identifica come appartenente ad uno specifico gruppo o setta con un ben preciso orientamento politico-religioso!E’ ormai indubbio che i Vangeli sono stati privati di valenze politiche ben presenti nella vera realtà! Realtà che appare in tutte le sue articolazioni se si prova ad analizzare il processo subito dal Cristo, in tutte le sue angolazioni, compresa quella legale.Del processo di fronte a Pilato sappiamo praticamente quanto riportato dai Vangeli benché l'Imperatore Massimino ( antagonista e predecessore di Costantino) nel contesto della sua persecuzione verso i cristiani ( avversari politici in quanto favorevoli al suo avversario) predispose la stampa e la diffusione delle memorie di Pilato ( acta Pilati) integralmente tratte dagli archivi imperiali. Eusebio, vescovo cristiano, ci dice che furono inviate copie presso le scuole affinchè i bambini le imparassero a memoria e si rendessero conto della pericolosità sociale dei cristiani. Strano è il fatto che con l'avvento di Costantino, questa documentazione venne letteralmente fatta sparire, mentre nessun tentativo di contestarla o ricercarla risulta compiuto dalla Chiesa cristiana dell'epoca. Le altre descrizioni del processo e la relazione di Pilato sono costituite dal resoconto di Anania ( 425 d.C.). Da tali documenti e da innumerevoli ricerche effettuate nel tempo, mi sento di dire che il processo a Gesù Cristo è un procedimento giudiziario, che - in qualche modo- intendeva fermare la potenza rivoluzionaria della parola e del pensiero, ma che ebbe un evidente significato politico perché la dottrina divulgata dall'Imputato costituiva una vera sfida al potere dominante! " Noi abbiamo una legge e secondo la legge deve morire perché si è fatto figlio di Dio" con queste parole i pontefici ebrei ed i loro seguaci si scagliano contro Ponzio Pilato, il praefectus Judaeae, uscito dal Pretorio per spiegare che ritiene innocente quel Gesù che loro hanno denunciato e intende liberarlo; presa di posizione altamente osteggiata poiché nessuno dei presenti intende accettare le prove a favore dell’imputo, presentate dal prefetto. A Pilato, pertanto, non resta che rientrare nel Palazzo per proseguire quel processo inutile nella piena consapevolezza che la “ condanna” sia stata già decisa, prima ancora del giudizio.fonte: http://www.disinformazione.it/gesu.htm
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
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