Chi è parte della massoneria non ha altra autorità che quella; lo stato, la costituzione e qualunque altro soggetto sono solo strumenti. Chi è parte della massoneria non ha altro scopo che l'accumulo di potere, potere fine a se stesso e che s'identifica con se stesso; parlare di ciò che sai significherebbe perdere potere ergo elidere ciò che sei. A questo punto se uno vuole collegare ciò che può per creare un percorso da attraversare (con il cappuccio in testa): il vaticano, lo stato (gli stati), la magistratura.... In più: la massoneria è (ritengo), solo una delle sovrastrutture transnazionali che cercano di prevalere su altre. In ogni caso ciò che muove la necessità di creare ed appartenere ad organizzazioni segrete è il delirio di onnipotenza umano associato al limite di sapersi riconoscere solo all'interno di dinamiche di forza in cui si cerca(fatalmente) di essere la parte "forte" e contemporaneamente di confinare gli avversari nel ruolo "debole". Insomma, il potere è un gioco di ruolo per niente dissimile da ciò che praticano i bambini quando si associano o dividono in gruppi rivali; kossiga è nient'altro che un bambino di ottant'anni ed il contributo riconoscibile che è stato capace d'offrire al suo "paese" è quello di non aver fatto niente per modificare questo suo stato infantile. Per quanto mi riguarda: requiescat.
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