Io ero tra quegli operai. Io non ero altrove. Io non ho girato le spalle.
Tanto di cappello. Sul serio. Però come fai a non capire che per molti (per tutti, in pratica…) “non girare le spalle” significa esattamente continuare a dare fiducia agli stessi sciacalli? L’inganno è qui, ed è qui che io parlo di “identificazione”. L’ho scritto qualche post fa: il fatto che non si votino le piccole formazioni è sintomatico della logica del “gregge”, bene e sistematicamente iniettata attraverso la paura: è LA politica della nostra epoca!
La necessità della stabilità (il pretesto) è il mezzo per arrivare ad un solo fine: l’omologazione degli individui al fine di frammentarne le aspirazioni e le diverse opinioni. Questo ha bisogno della continua identificazione nel “sistema”. E’ IL TOTALITARISMO DEMOCRATICO. O “democrazia totalitaria”…
Puoi darmi una definizione di “politica” più chiara?
Un caro saluto.
Ps: grazie, Redazzucco.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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