Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/11/2005
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Linko un'estratto pertinente alle Limitazioni dell'Io
Il Ricordo di Se
Se fate uno sforzo serio per osservare le funzioni da voi stessi, vi renderete conto che normalmente, qualsiasi cosa facciate, qualsiasi cosa pensiate, qualsiasi cosa sentiate, non ricordate voi stessi. Non vi rendete conte che siete presenti, che siete qui. Tuttavia vi accorgerete che , se fate sforzi sufficienti per un periodo di tempo abbastanza lungo, aumenterete la vostra capacità di ricordo di voi stessi. Comincerete a ricordare voi stessi più spesso, comincerete a ricordare di voi stessi più profondamente, comincerete a ricordare voi stessi in relazione a un maggior numero di idee: l'idea di coscienza, idea di lavoro, idea dei centri, idea dello studio di sé.
Ma il problema è: come ricordare se stessi, come rendere se stessi più consapevoli? Il primo passo sta nel rendersi conto che non siamo consapevoli. Quando ci rendiamo conto di ciò e l'osserviamo per un po di tempo, dobbiamo cercare di cogliere noi stessi in momenti in cui non siamo consapevoli e, poco a poco, ciò ci renderà più consapevoli. Questo forzo ci mostrerà quanto siamopoco consapevoli, perché nelle condizioni di vita ordinaria è difficilissimo essere consapevoli.
D: Il ricordare se stessi è il processo iniziale di questo sistema?
R: E' il centro del processo iniziale, e deve procedere, deve entrare in ogni cosa. Da principio vi sembra improbabile, in quanto potete provare a ricordare voi stessi e poi accorgervi che per lunghi periodi di tempo ciò non vi viene a mente; poi di nuovo cominciate a ricordarlo. Ma sforzi di questo genere non sono mai perduti; qualcosa si accumula e ad un certo momento, allorché nello stato ordinario sareste stati completamente identificati con le cose e sommersi in esse, scoprite di poter tenervi a parte e controllare voi stessi. Non sapete mai quando ciò sarà e come accade. Dovete fare soltanto ciò che potete: osservare voi stessi, studiare e principalmente cercare di ricordare voi stessi; poi, a un certo momento, vedrete i risultati. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 70-71)
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