Sì anche io penso che tutto sia "intelligente", e reagisca in base a stimoli interni ed esterni.
Si dice panpsichismo. Meglio forse, nel tuo caso, panloghismo ^^ Da una parte mi trovi concorde, nel senso che può darsi che la percezione possa derivare da una sorta d'intelligenza insita nella materia (ma quale materia? Esclusivamente fisica sensibile tangibile? Non tieni conto di tutte le parti, allora...), dall'altra però rischi di porre tutto come sostanza a sè stante. Ogni particolare sostanza di ogni particolare particella di ogni particolare corpo... e così all'infinito, in grandezza (+) e in piccolezza (-). E così facendo ricadi nell'aporia cartesiana dell'incompenetrabilità delle sostanze, anche e soprattutto se non poni un Dio controllore (come faceva Leibniz).
bianca Citazione:
è chiaro poi che gli strumenti a nostra disposizione non sono moltissimi un po' di astrazione la dobbiamo usare...
Dobbiamo è interessante come espressione, e mi fa venire in mente un altro quesito: c'è una giusta misura nella ricerca? C'è un criterio? C'è un limite oltre il quale è scorretto andare?
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