Per quanto riguarda la diatriba scienza-religione, ovvero sul come e sul perchè, io personalmente rifuggo da questa visione. Vedo il "come" ed il "perché" come la stessa cosa. Oppure, come qualcuno ha postato, il come è già il perché.
Dalle scoperte di Galileo e da quelle di Newton, si è sviluppato nella generazione seguente un universo meccanico costituito da forze, pressioni, tensioni, oscillazioni ed onde. Sembrò che non esistesse alcun procedimento naturale il quale non potesse essere descritto in termini di comuni esperienze, illustrate da un modello concreto o addirittura predetto dalle straordinariamente precise leggi della meccanica enunciate da Newton.Ma prima della fine del secolo passato si presentarono con evidenza alcune deviazioni da queste leggi; e benché tali deviazioni fossero molto piccole, tuttavia esse erano di natura tanto fondamentale, che l'intero edificio dell'universo meccanico newtoniano cominciò a tentennare [aggiungo: dimostrandosi solo una approssimazione macroscopica della realtà atomica e subatomica]
Addirittura
La sicurezza che la scienza possa spiegare « come » avvengono i fatti, cominciò a vacillare circa venti anni or sono. Al momento presente ci dobbiamo domandare se lo scienziato sia in qualche modo in vero contatto con la « realtà » e possa sperare che ciò avvenga in futuro.
Unire i due aspetti ( come e perchè ) crea solo pericolosi dogmatismi
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.