Ok, ok... Ho spiegato il perche' dell'alzata di tono. Ho cercato di smuovere la discussione perche' vi ritenevo, SECONDO ME, arroccati nel vostro "sapere", e non la ritenevo per niente costruttiva... cosa c'e' il confino per questa condotta?
Nelle risposte noto con piacere che si "risponde", e per le rime, alle provocazioni mentre alle ipotesi, SECONDO ME, sugli schemi di acquisizione determinati dall'ambiente in cui si e' vissuti, che sia tutto qualcosa di piu' grande di una semplice formazione culturale, da cui derivi una relativa interpretazione dei fatti, che sia una questione di "grandi punti" di riferimento, che l'ascesi e' praticabile senza l'aiuto di strani teatranti in gonnella o turbanti bianchi, nella ricerca della strada verso la spiritualita'... a questi accenni, non si fa repliche, SECONDO ME...
eheheh...
...e del fatto che si possano utilizzare gli schemi mentali di formazione per creare consensi (santa, dovresti intuire di cosa parlo), che ... che... molte altre cose.
Santa, non ti offendere per le schermaglie, sono solo condimento. Un insalatina intorno ad una fiorentina da un chilo e mezzo... che'tte frega se ci sono due o tre pidocchietti... SECONDO ME, sia chiaro. E poi, la passione, non dovrebbe trasparire? Visto che anch'io sono sincero nelle risposte, non dovresti scandalizzarti, SECONDO ME... Le insinuazioni si fanno in continuazione, e di solito, SECONDO ME, si dissolvono con i chiarimenti, non con i richiami all'ordine! (Poi dici che il lupo non emerge, eh? ... auuuuuuuh!).
Ma la passione ci e concessa, a noi poveri, freddi, calcolatori della ragione? O il nostro cervello non si elettrizza piu' da quelle parti?
Ti cito max: " la consapevolezza va conquistata individualmente e non presa a prestito dal primo che te la racconta altrimenti diventa dogmatismo "
Allora non sei d'accordo sul fatto che noi siamo quello che impariamo? Non sei d'accordo sul fatto che l'ambiente, gli input che ne trae, siano fondamentali per la formazione culturale dell'individuo? Se sei un antropologo che si e' andato a studiare ritrovamenti, testimonianze, immagini antiche, testi originali, buon per te, SECONDO ME... gia', pero', se ti sei basato su studiosi, sei collegato ai fatti da una interpretazione, che a sua volta, scaturisce da una interpretazione di un altro, forse... chissa' che origini... mmmmhhhh....SECONDO ME.
E comunque, non importa cosa si sia letto di contrario, o di differente : l'importante sta, SECONDO ME, nel come viene appreso, cioe' da quello che ti viene insegnato nel corso della formazione.
SECONDO ME, non c'e' nulla di sovrannaturale in questo. Solo una grandezza illimitata di possibilita'.
...
Inoltre, non me ne frega nulla del perche' crediate... La domanda "perche' e' nato il concetto di dio?" non c'entra, niente di niente, con quello in cui credete. La domanda prevedeva gia' l'idea che dio fosse un concetto umano (sempre, SECONDO ME). Il fatto che non possa essere frutto di una ricerca o di un accertamento storico dell'esistenza extraterrena, lo spiega il "perche'" nella domanda. Non essendo retorica, non valuta le ipotesi del mistero come ci sono pervenute fin qui. Quindi perche' l'uomo ha creato il concetto di dio? Era un dogma...
Notare come sia stata diversamente interpretata sin dall'inizio... notare, anche, come si sia finiti al "perche' credo?"...
... ehi, non sono uno psicologo! ...e' che non credo, quindi, penso ... (arrogante, eh? ...no, scherzo )
p.s.:...sono un metalmeccanico, sporco di grasso e sudato... eheheh....
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.