avevo scritto una risposta articolata ma il mio pc l'ha cancellata... vebbè, ricomincerò da capo.
Allora, ti risponderò a partire dalle ultime domande.
Punto primo: "Prima di questa visione tu eri cattolica o comunque credente ? lo sei divenuta dopo?" Premetto che non mi sento, e non sono, cattolica nel senso stretto del termine, semmai nel senso etimologico di una fede che è universale, nel senso di un DIo universale. quanto ha influito questa visione sul mio essere credente? Poco o nulla...non mi ha dimostrato niente, non ho fede perchè esistono i miracoli o perchè le visioni mostrino qualcosa di arcano. Dal punto di vista razionalistico è stata, perdonami l'audacia, totalmente inutile.
Punto secondo:" Se eri già credente,in che misura pensi abbia influito sull'evento l'educazione religiosa ricevuta?" L'educazione religiosa ricevuta non ha influito, perchè l'ho molti anni fa buttata nel cesso, rinnegata, dimenticata. Il mio approdo alla religione, e non al cattolicesimo, è avvenuto per vie letterarie. Prima i testi medievali che mi mostravano una visione del mondo che io lentamente sentivo di condivedere, poi i testi islamici, subito dopo sono arrivata all'ebraismo e molto tempo dopo sono giunta al cattolicesimo. Non ho quindi un'educazione cattolica e la "visione" non è stata cattolica. Non sono credente per scelta, lo sono per rispondere a una esigenza interiore, ad una tensione dell'anima e del corpo.
Punto terzo: "In che misura la visione ha modificato il tuo rapporto con gli altri? questa felicità è ad uso è consumo tuo, o è in qualche modo servita alla causa altrui?" beh, non credo che esista una felicità vera e profonda fine a se stessa no? La felicità ha senso ed è tale sono quando condivisa con gli altri... ed essa si trasfigura agli altri...ma questo lo saprai sicuramente anche tu, visione o non visione, quando sei felice, ad esempio innamorata, cambia tutto no?
Punto quarto: "In che misura la visione ha modificato la tua vita?" modificato la mia vita? In tutto e in niente... se mi chiedi se da quel momento io sono diventata una fanciulla perfettina, ho smesso di arrabbiarmi o di pormi domande o di annoiarmi a preparare gli esami la risposta è no. ma non sarebbe neanche giusto..Io credo nell'assoluta e suprema dignità e libertà dell'uomo di essere respondabile delle proprie azioni e nemmeno Dio può cambiare qualcosa di noi se non siamo noi a cambiarla.
Dante nel XXXIII del paradiso vede la trinità, a forma di cerchi color arcobaleno, e nel cerchio del figlio, di Gesù, vede la nostra effige, il volto degli uomini. Egli vede Dio, ma poi non si ferma in cielo a danzare con gli angeli ma torna sulla terra, in esilio, sicuramente arrabbiato nero per un'ingiusta condanna, lontano da moglie e figli e scrive la Commedia. Pur avendo visto Dio, lui si "fa macro", si logora a scrivere la commedia.
riguardo alla tua prima domanda: "Non è che un fedele tende a vedere quello che vede la fede?" non capisco cosa tu voglia dire. cos'è che dovrebbe vedere un fedele? che cosa vede la fede? davvero, non è una domanda retorica, non capisco.
spero di essere stata chiara, se vuoi chiedere, chiedi pure!
ciao m
_________________
Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.