“Le colpe dei padri non si tramandano ai figli, una Chiesa che riconoscesse gli errori dei suoi membri del passato ma soprattutto nell’agire diventasse nuovamente degna messaggera delle parole di Gesù, assolverebbe il suo compito".
Una chiesa che così facesse credo sarebbe la benvenuta dalla maggior parte dei fedeli e degli "outsider" di tutto il mondo.
Riguardo al peccato originale, il discorso è molto più complesso di quanto non possa sembrare. Nemmeno la chiesa pensa che siamo dannati per l'eternità a causa del furto del frutto. Se noi siamo "dannati", cosa che è presumibilmente vera, considerato che il mondo in cui viviamo che non è proprio quello che ci si immagina come un paradiso, non lo siamo a causa del peccato originale, lo siamo perchè noi rendiamo il mondo così.
Quando Dio scaccia adamo ed eva, dona loro delle pelli con cui coprirsi, non li manda via brutalmente, rinnegandoli, ma fa loro il dono della dignità. Dal momento che essi si vergognavo di essere nudi, dio dona loro un abito per coprirsi, li rende degni, persone in grado di camminare a testa alta senza vergognarsi.
E non rinnega pure l’immagine e la somiglianza: in potenza è ancora viva in noi la possibilità e la capacità di “transumanar”, superare il nostro piccolo umano, renderci migliori, conoscerci.
Le colpe dei padri non ricadono su quelle dei figli, se i figli sono in grado di superare queste colpe, di riconoscerle ed elaborarle.
Buon appetito m
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Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
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