come prima risposta mi verrebbe da dire: da noi stessi. Dal nostro freddo razionalismo, dalle nostre paure, dall'incapacità di amare, dal nostro orgoglio.
e, pure dal peccato. ma qui va fatta assolutamente una precisazione. Il significato originale della parola peccato è "mancare il bersaglio". Peccato non è quindi, o comuqnue non è solo, non andare a messa la domenica, mangiare troppe caramelle, oppure rispondere male alla mamma perchè rompe... peccato è finire nella selva oscura, non fare ciò che è in nostro potere di fare. Peccato è accontentarsi, peccato è non cercare, peccato è rifiutare l'immagine e la somiglianza, peccato è essere piccoli uomini e non Uomini, non compiere il cammino dell'uomo.
anche qui c'è una bella storiella: c'è un ebreo, chiamamolo isaac, che sta morendo ed è angosciato perchè per tutta la vita ha tentato di essere come Mosè senza riuscirci. va a trovarlo uno tzaddick (un saggio ebraico) che gli dice: "ma perchè ti angosci? quando morrai non ti verrà chiesto cosa hai fatto per essere come Mosè, ma cosa hai fatto per essere il vero Isaac"!
il punto è si vis pacem para te ipsum, se vuoi pace, conosci te stesso, se vuoi pace, cercala nel tuo luogo.
ci è riuscito? A mio parere sì, anche se per la somma libertà dell'uomo, si può sempre rifiutare il suo messaggio.
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Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
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