Il Simbolismo altro non è che un linguaggio, un linguaggio che si può imparare.
...un linguaggio, del quale, la fede rappresenta la "licenza poetica" che permette di forgiare i concetti e soprattutto i termini stessi (i simboli nella fattispecie) a proprio "vantaggio" concettuale...
Nel linguaggio comune sarebbe come pretendere che la L e la M, per esempio, possono assumere il significato di N e di C... o di O e di T, a seconda di quello che mi serve che ne venga fuori... dopotutto e' una questione di fede, sempre e comunque. Si puo' fare quel che si vuole, ma con coerenza... sempre lettere rimangono (ecco la coerenza riscontrabile...). Si puo' fare quel che si vuole tranne, che dire che i simboli hanno una interpretazione rigida e non volubile, come chi li interpreta...
Il linguaggio si puo' imparare, bene, dici... ma solo se ci si assoggetta a determinate "convenzioni" si possono capirne fino in fondo, i significati?... con la fede?
Preferisco studiare il cinese, molto piu' utile per me stesso... ed, indubbiamente, in generale...
(i secoli impiegati per riscrivere le interpretazioni di questi simboli hanno fatto di alcune religioni delle vere e proprie macchine da guerra (pacificatrici). Gia' : concettualmente in contrasto, ma che conseguono il risultato prefissato di Fede cieca... l'importante e' quello, mica essere razionali e coerenti.
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