sono d'accordo che la divinità sia molto spesso legata alle stelle, agli astri e alla luce...che l'astrologia (che in realtà fino a Copernico era più che altro astronomia) abbia un ruolo importantissimo nellle religioni:
prendi la cometa che annuncia la nascita di Gesù (ho letto da qualche parte che davvero una cometa si è resa visibile da quelle parti circa nel 6 d.c, forse -ma potrei sbagliarmi - era Haley-Bopp -si chiama così?-),
come pure Zeus legato alla folgore, Semele alla luna, Mitra alla luce pure Maometto, quando lo si raffigura, lo si dipinge con al posto del volto fiamme verdi e arancioni...
anche in Dante l'astronomia-logia è molto importante, in Pg e in Pd scrive delle lunghissime digressioni sulle posizioni degli astri e le utilizza per spiegare ove si trova e quando...
Ma secondo me è un circolo virtuoso: il divino, anche nei popoli che avete citato, permane tutta le realtà e non solo le stelle le quali a loro volta però, in quanto "misteriose e lontane", influenzano anche l'immagine divina... così come la realtà è deificata, così anche il cielo lo è.
Mc: perdonami il "riassunto sommario", ho estremizzato un po' per tentare di spiegarmi...
ciao
matelda
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Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
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