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Natività di Maria e codice hereford | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
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Qualcuno lo conosce? Che ne pensate? Da dove viene? http://ebooks.cannot.bounceme.net/nativita%20maria%20e%20gesu%20codice%20hereford.pdf
Nella terra di Israele c'era un uomo molto ricco, di nome Gioacchino della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, pascolava le sue pecore e temeva il Signore nella semplicità del suo cuore; di altro non si curava se non dei suoi greggi dai quali offriva offerte doppie nella casa del Signore, dicendo in cuor suo: "Quanto per me è un sovrappiù si dovrà dare a tutto il popolo, e ciò che vi è di più grande e di meglio tra le primizie della mia abbondanza costituirà una oblazione al Signore Dio mio". [H2] Di ogni cosa faceva tre parti: una parte la dava alle vedove, agli orfani, ai pellegrini e ai poveri; l'altra parte ai timorati di Dio e a quelli che giorno e notte servono nel tempio del Signore; la terza parte la riservava al suo uso e a quello della sua famiglia per il sostentamento della vita presente. Comportandosi egli così, Dio moltiplicò i suoi greggi e le proprietà, tanto che nel popolo di Israele non c'era uomo che lo uguagliasse. Egli seguitava ad agire così fin dal quindicesimo anno della sua età. Quando raggiunse l'età di venticinque anni prese in moglie una donna di nome Anna, figlia di Issacar, della sua stessa tribù, cioè della tribù di Giuda, della stirpe di Davide; convisse con lei vent'anni, ma da lei non ebbe figli. Perciò fecero il voto che qualora Dio avesse concesso loro una prole, l'avrebbero offerta al servizio del Signore. Per questo motivo, con preghiere e doni, frequentavano il tempio del Signore ogni anno ad ogni festa. [H3] Si avvicinò il giorno della festa delle encenie e i figli di Israele partendo da tutte le genti e tribù andavano a Gerusalemme, nel tempio del Signore ad offrire, ognuno, i propri doni. Tra loro c'era pure Gioacchino che preparò i suoi doni da offrire al cospetto del Signore. Ma gli si avvicinò uno scriba del tempio di nome Ruben e gli domandò come mai egli, infecondo, osasse stare tra i fecondi, e gli disse: "A te non è lecito offrire doni e sacrifici nel tempio del Signore, giacché tu non hai suscitato una discendenza in Israele. Infatti la Scrittura dice: Maledetto chiunque non ha generato un maschio in Israele".
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