Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
Messaggi: 1802
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polipol:
Che i primi cristiani fossero una massa rozza può essere anche un preconcetto.
shm:
...!! E' una comodità accusare un interlocutore di un vizio simile al pregiudizio nel suo ragionamento: ingenuamente consta nell'ovviare all'incroscioso inconveniente di dover considerare di esprimere una replica obiettiva e ragionevole, allontanando immediatamente il fardello da sé. Se è un pregiudizio considerare la maggioranza di una massa rozza e incolta nell'antichità, sicuramente non avrai problemi a dimostrare l'esatto contrario! ...senza guardare pagliuzze nell'occhio del vicino!
polipol:
Tra i discepoli di Gesù si trovavano persone di tutti i tipi e anche grandi conoscitori delle scritture, non è difficile immaginarvi anche grandi predicatori. In più c'è da considerare la novità evangelica, il nuovo modo di interpretare le Scritture alla luce di quanto detto e fatto da Gesù.
shm:
...alcuni di loro erano grandi conoscitori delle scritture, alcuni di loro erano GRANDI predicatori, ma la stragrande maggioranza della comunità di allora era costituita da pastori, contadini, piccoli commercianti e non ultimo, ricordando che le parole di Gesù erano dirette principalmente ai poveri, ai menomati ecc. ecc., tutta quella parte della comunità dell'epoca che mancava quasi o totalmente d'istruzione. Ragion per cui ammettendo che nazareno indichi uno che parla con autorità, non si può ragionevolmente considerare coloro che seguono tali parole dettate con autorità, alla stessa stregua del predicatore, dal momento che predicare consta necessariamente di un'istruzione. Avrebbe più senso chiamarli "predicatoristi"(coloro che sono per il predicatore) o... "nazarenisti"(coloro che sono per il nazareno)! Ma non "nazareni": tutti predicatori con autorità come Gesù.
polipol:
Penso che anche i primi cristiani abbiano destato clamore, e il loro numero, che cresceva in modo impressionante nei primi tempi, lo attesta.
shm:
...ma se hai detto nel post prima che erano i nazareni di palestina i cristiani ad essere chiamati così, mentre quelli di Antiochia erano chiamati cristiani, evidentemente qualcosa doveva distinguerli...! Il conto non torna. Tra l'altro, se il termine deriva esclusivamente dall'aramaico(Aram, Siria), e inizialmente venne utilizzato col significato aramaico, perchè mai si sarebbe dovuto ascrivere ai cristiano-giudei di Palestina in toto? polipol:
Per l'ultima questione, sul termine Nazareno, si possono ammettere varie possibilità senza per forza pensare ad interpolazioni o complotti. L'atteggiamento stesso della Chiesa è stato diverso negli anni; secondo me sbagli a dire che ha sempre cercato di ricondurlo alla città di Nazaret, perché c'è una vasta letteratura cristiana al riguardo che parla d'altro, di tutto e di più (sono stati versati fiumi d'inchiostro su questo termine...).
shm:
Nell'immaginario collettivo odierno Gesù nazareno è Gesù di Nazareth: su questo non ci piove. La gente non se lo è iventato a caso questo dogma proprio perchè gli è stato inculcato dalla Chiesa... Che poi ci siano state dispute sul significato questo non toglie il valore che ha oggi il termine per il cristiano. La "donazione di Costantino" è stato un complotto o, se preferisci, una truffa durata secoli che ha servito la Chiesa nel mantenimento del potere secolare... E questo è un dettaglio.
polipol:
I più accorti e sapienti, come padre Lagrange, si sono spesso fermati a fare ipotesi, riconoscendo la qualità di "nomen agentis" della parola Nazareno, riferita a Gesù; sono stati in tanti quindi ad escludere la derivazione del termine dalla città di Nazaret senza per forza avere un'altra inoppugnabile interpretazione da controbattere. La compilazione in greco, in alcuni punti, mostra un tentativo di rifarsi alle lingue parlate al tempo di Gesù: alcuni passi, e la cosa si può attestare, sono stati in qualche modo "pensati" in ebraico o aramaico, a seconda dei casi, e successivamente trascritti nel modo intenzionalmente più fedele. E' possibile che negli anni alcune cose si siano perse, alcune sfumature dimenticate; specialmente la lingua aramaica antica, legata ad una certa etnia, e che non è rimasta nella tradizione cristiana, mi sembra che sia stata dimenticata.
shm:
Ho letto i primi due libri, di quattro, de "la storia del cristianesimo" di Filoramo e ciò che maggiormente evidenziai a suo tempo, non per questo motivo, fu l'informazione relativa alla mancanza oggettiva di fonti storiche che confermassero la presenza di comunità protocristiane rifugiatesi a Damasco all'epoca della "folgorazione sulla via di Damasco": dagli Atti degli Apostoli, Saulo di Tarso, San Paolo, l'ex sterminatore di Cristiani, avrebbe dovuto inseguire i protocristiani che tentavano di rifugiarsi in quella città... Evidentemente non si può far risalire l'origine di un termine aramaico neppure a dei cristiani perseguitati che si rifuggiassero a Damasco.
Se consideriamo le scritture dei Vangeli la descrizione del luogo di nascita di Gesù è assimilabile unicamente a Gamala a est del lago, o mare, di Tiberiade, nel Golan. Queste rovine sono state scoperte durante la guerra del '67 al loro interno è stato rinvenuto un centro abitato preesistente a qualche secolo la nascita di Cristo, e sono stati ritrovati i resti di una sinagoga, come descritto nei vangeli, insieme ad una rupe scoscesa sul quale era arroccato il paese, come altrettanto detto nei vangeli... Giuda il Galileo, proveniva da Gamala, roccaforte zelota, nonché importantissimo centro politico distrutto nel 35 d.C., ed era situata al confine con la terra di Aram... Se di Nazareth non ci sono prove dell'esistenza storica all'epoca di Cristo, dalle Sacre Scritture non è possibile avere descrizioni analoghe nemmeno col paesaggio di colline che invece si scorgono andando a Nazareth è molto probabile che Gamala possa essere stata interpolata ingenuamente con Gamala, ma che il termine nazareno fosse utilizzato come etichetta, con ovvie allusioni pseudo-nazionaliste all'aramaico, in sprezzo dei rivoluzionari zeloti che cercavano di liberare la giudea dal giogo romano. In virtù di ciò nazareno potrebbe essere un epiteto, del quale si era perso il suo significato originale, utilizzato in disprezzo dei rivoluzionari zeloti che provenivano da un centro abitato in prossimità della terra di Aram.
polipol:
La compilazione in greco, in alcuni punti, mostra un tentativo di rifarsi alle lingue parlate al tempo di Gesù: alcuni passi, e la cosa si può attestare, sono stati in qualche modo "pensati" in ebraico o aramaico, a seconda dei casi, e successivamente trascritti nel modo intenzionalmente più fedele. E' possibile che negli anni alcune cose si siano perse, alcune sfumature dimenticate; specialmente la lingua aramaica antica, legata ad una certa etnia, e che non è rimasta nella tradizione cristiana, mi sembra che sia stata dimenticata.
shm:
Io considererei anche il fatto che la Chiesa è fatta, PRIMA, di uomini come me e come te e poi di interessi politici: basti soffermarsi alle crociate. A ciò c'è l'eccezione dei fedeli all'interno del sistema ecclesiastico, ma non sempre si può preventivare il buonismo a prescindere, nello sviluppo e nell'evoluzione di quelli che sono stati i principi del cristianesimo. Quante Chiese si disputarono il primato, e quanti dibattiti durati secoli hanno sempre più offuscato il messaggio di Gesù, rendendolo subordinato e piegandolo al potere temporale?
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