Citazione:
Ho scritto tutto questo per chi magari e' affascinato da teorie che si sono rivelate strampalate da almeno 60 anni in modo che non debba continuare a dover reinventare la ruota ad ogni generazione.
Sulle teorie strampalate esiste una folta bibliografia;
Già nei lontani ’60 il compagno Pier Domenico Colosimo insieme a von Daniken aveva affinato fra la gente una nuova visione extraterrestre dell’Uomo. Poi arrivò Sitchin.
Ma prima di loro, Charles Fort, col suo “ramo d’oro per i matti” ovvero il Libro dei Dannati nel quale affermava in balia d’un terzo occhio lucidato: “c’è altro” o “Io sono un tafano che irrita il cuoio della conoscenza per impedirle di dormire”. Infatti a Lovecraft gli ha tolto il sonno.
Ancora negli anni ’60 anche Pauwels e Bergier con il Mattino dei Maghi illustrarono l’Atlantidea costruzione generale completata da Edgar Cayce e dalle moderne teorie di Hancock e Bauval.
E i Rettilaini, chi per primo? Icke, Robert Anton Wilson, un’allucinazione di Burroughs?
Innegabile il fascino di tutto ciò ma solo a un patto: stimolare la fantasia, “viaggiare”. E’ piacevole se rimane nell’ambito della creatività intellettiva. Ma pericoloso poi appiccicare tutto ciò alla realtà, già labile di suo; in quel caso ho il dubbio che a stimolare troppo la pineale si scade nell'illogicità persa a mescolare mondi generando una razionale irrazionalità applicata al Credo. Un cazzo di casino. Ok, i gradi alti del potere hanno contatti con le massoniche intelligenze di Sirio e i Cavalieri Templari dell’Acquario marciano sui neuroni confusi dei noi oh poveri non-sapienti, e il resto?
Citazione:
Troviamo gli stessi stili, gli stessi racconti, le stesse usanze, e un notevole numero di reperti 'non moderni', varie somiglianze linguistiche, addirittura città antiche con gli stessi nomi...
Esiste davvero una connessione fra le antiche civiltà o tutto ciò è frutto di manipolazione?
Se c'è questa connessione essa rientra nello spiegabile o nell'inspiegabile?
E nel caso siano tirati in ballo gli Alieni, perchè aggrapparsi al campo del visibile e non appellarci all'invisibile?