Ma che cosa c'e' di cosi' indecifrabile nella questione "insulti"?
Innanzitutto, chi usa solo insulti descrive se stesso per come e': una nullita' totale (a livello argomentativo).
Ad occhio (genericamente parlando), chi si offende, tende all'insicurezza. Tendenzialmente, basterebbe far notare l'inconsistenza del commento denigratorio, per annullare non solo l'onta dell'offesa, ma anche la natura calunniatoria e appositamente fuorviante dell'ingiurioso, qualora utilizzi le ingiurie come clava per manifesta inferiorita' nelle argomentazioni.
D'altro canto, c'e' da dire (sempre a livello molto generico) che chi tralascia tutto un discorso, magari anche ben argomentato, per scandalizzarsi di un qualsivoglia colorito epiteto, spesso merita quell'epiteto e molto di piu'.
Non condivido affatto chi si impunta sulla forma. Chi, poi, pretenda dalle utenze, la padronanza assoluta dell'idioma, pena l'esclusione dalle discussioni, e' da considerare completamente folle: Primo perche' scrivendo e partecipando si impara quell'idioma stesso in cui si e' poco preparati (e si impara tantissimo!!!), secondo perche' le idee non sono "forma" ma "sostanza"... e la "sostanza" e' quasi sempre poco discutibile.
Ma poi, cazzo, se devo dare dello "stronzo" a qualcuno, dov'e' il problema? Dai, su, non scherziamo: Impariamo a prenderci un po' meno sul serio, ragazzi....
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